Mali. Scontri con i jihadisti, numerosi morti ad Akabar. Ad Aguelhok uccisi due caschi blu

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Ammonta ad una trentina di jihadsti uccisi il bilancio degli scontri con le truppe regolari, supportate da quelle francesi, nella zona di Akabar, nei pressi della frontiera con il Niger.
Il conflitto a fuoco con una sessantina di jihadisti è avvenuto domenica scorsa, ma la cosa è stata resa nota solo oggi dal colonnello Patrik Steiger, il quale ha spiegato che alcuni militari maliani sono morti negli scontri, mentre tra quelli francesi sono si sono registrate perdite.
Nella giornata di oggi vi è stato invece l’attacco da parte di islamisti a un campo della missione di pace Onu (Minusma, United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali), ad Aguelhok: un portavoce ha riportato che “I peacekeeper sono fini sotto il fuoco mortale”, e che tra i caschi blu vi sono stati due morti ed una decina di feriti.
In Mali la situazione politica è stata in qualche modo ricomposta nel 2013 grazie all’intervento della Francia dopo che il Mnla (Movimento del la liberazione dell’Azawad), al-Qaeda Aqmi, Ansar Dine e il Mujao (Movimento per l’unicità e il jihad nell’Africa occidentale) hanno tentato la secessione del nord del paese, di fatto ancora in mano a loro.
Gli attacchi ai peacekeeper sono tutt’altro che rari, ed il 2 marzo quattro di loro sono rimasti uccisi dall’esplosione di una mina mentre viaggiavano sulla strada per Boni, nella regione centro-orientale di Mopti.