Marmo: Italia primo fornitore di macchinari per le cave egiziane

Cs VeronaFiere

VERONA. È made in Italy il motore dell’industria lapidea in Egitto. Portano il marchio di fabbrica italiano, infatti, la maggior parte dei macchinari utilizzati dalle oltre 550 cave locali per estrarre, tagliare e lavorare 5,2 milioni di tonnellate di marmi e graniti ogni anno.
Nel 2016 (ultimo dato disponibile), l’Italia ha superato lo storico rivale cinese quale primo fornitore di tecnologie in Egitto, recuperando dopo tre anni il primo posto in classifica con il 47,3% delle quote di mercato e un fatturato pari a 9 milioni di euro. A certificare il sorpasso tricolore sono i dati della ricerca Marble and Natural Stone in Egypt, curata dall’esperto Carlo Montani. Lo studio viene presentato in anteprima nel corso di Marmomac Samoter Egypt – Forum for the Construction Industry, l’appuntamento dedicato ai settori della pietra naturale e dei macchinari per l’edilizia, organizzato da Veronafiere al Cairo, il 18 e il 19 febbraio.
l’Egitto rappresenta il settimo produttore lapideo a livello mondiale, alla ricerca di know-how e macchine all’avanguardia per modernizzare i propri processi di lavorazione. Le stime elaborate da Montani, parlando di un’espansione del comparto del 15% entro il 2020, pari ad un incremento di 750mila tonnellate di marmi.
Nel paese nordafricano, la pietra naturale gioca un ruolo primario anche nel settore delle costruzioni, in continua crescita grazie al programma statale di investimenti al 2020 per oltre un milione di unità abitative, strutture alberghieri e resort di lusso al Cairo, sul Mar Rosso e sulla costa nord e la realizzazione, lungo il canale di Suez, di un imponente polo logistico ed industriale.
Le opportunità di business per le imprese italiane, quindi, non mancano. Per favorirle, Veronafiere ha promosso la due-giorni al Cairo, accompagnando una missione imprenditoriale di aziende top italiane nel campo delle tecnologie lapidee (Epiroc/Atlas Copco, Pedrini, Cobalm, Klindex, Pentachem, Bunker e Tesimag) con l’obiettivo di incontrare oltre 100 operatori egiziani rappresentativi di tutta la filiera. Il format della manifestazione prevede seminari tecnici e una visita al distretto industriale di lavorazione più importante del Cairo di Shak el Thoban.
L’evento vede la collaborazione di ICE-Agenzia, il patrocinio dell’ambasciata italiana al Cairo e il coordinamento scientifico di Isim-Istituto internazionale del marmo.
“L’Egitto è il secondo paese più popoloso dell’Africa, porta di accesso mediterranea al continente e snodo verso il Medio Oriente – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere Spa e membro del Business council italo-egiziano –. Per questo è una nazione strategica nel nostro piano di internazionalizzazione e con il forum al Cairo abbiamo scelto di consolidare la nostra presenza nelle filiere della pietra e delle macchine da cantiere in quest’area, forti dell’esperienza dei due brand più noti nel campo del marmo e del building, Marmomac e Samoter. Un’operazione che conferma il nostro obiettivo primario: essere sempre a fianco delle aziende con le nostre manifestazioni fieristiche e fornendo strumenti di market intelligence con cui affrontare gli scenari economici attuali e futuri”.