Merci su gomma in 7 giorni dal Senegal: intervista a Alberto Riboni, della Riboni RBN Srl

a cura di Guido Keller

La Riboni RBN Srl, impresa che aderisce al Raggruppamento ASTRE, è la prima azienda italiana che opera nel settore del trasporto internazionale a garantire un trasporto merci interamente su gomma da Dakar, capitale del Senegal, fino al territorio italiano, e in soli 7 giorni. L’offerta è resa possibile dall’apertura da parte dell’azienda di una nuova sede a Dakar, che si va ad aggiungere alle filiali internazionali già esistenti situate a Mosca (Russia), Oradea (Romania) e Tangeri (Marocco).
Si tratta di un progetto ambizioso e che richiede capacità, se si pensa che le zone attraversate dai mezzi, 6.500 km di tratta su due continenti, sono spesso instabili ed attraversate da tensioni geopolitiche.
Nel parliamo con Alberto Riboni, ceo della Riboni RBN Srl:

– Dott. Riboni, immagino che il vostro sia un progetto studiato in modo meticoloso, dal momento che ad essere attraversati dai vostri mezzi saranno territori difficili come il Sahel. A quali strategie di appoggio avete pensato?
Lavoriamo al progetto da tre anni, in effetti. Non è stato facile mettere insieme tutti i tasselli di questa impresa ambiziosa, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, e ne sono molto fiero. Sono stato coinvolto a livello personale in tutte le fasi del progetto e mi sono recato in loco molte volte, per assicurarmi che tutto procedesse per il meglio. Il viaggio dal Senegal all’Italia con il camion, l’ho anche fatto personalmente. Abbiamo messo in atto un serio studio di fattibilità: il percorso comprende 6.500 km di tratta stradale che attraversa due continenti, passando per il difficile territorio della Mauritania. È stata necessaria un’organizzazione snella e puntuale, anche nella pianificazione delle risorse umane da mettere in campo. Per la nostra azienda, l’internazionalizzazione è una vera e propria vocazione: in questi anni ci siamo espansi con varie filiali in Russia, in Romania e, appunto, in Africa, ma partecipiamo anche alla vita del comparto a livello europeo con la nostra partecipazione in ASTRE, il Raggruppamento europeo delle aziende del trasporto e della logistica, di cui siamo uno dei soci storici, nonché uno dei più grandi.

– Si tratta di un viaggio lungo: vi servirete di personale di aziende di supporto o sarà esclusivamente dipendente della Riboni RBN Srl?
Tutti i mezzi e il personale impiegato fanno capo alla nostra azienda, senza fare ricorso a fornitori esterni. Possiamo permetterci un’organizzazione del genere grazie anche alla nostra presenza in Marocco: la filiale marocchina della Riboni, creata nel 2005 e oggi leader in Marocco nel trasporto alimentare e nella gestione della attività portuali presso il Tangermed, il più importante hub logistico per il transhipment dei container provenienti da tutto il mondo e diretti in Europa e nell’Africa Sub Sahariana, seguirà gli equipaggi nella tratta africana del percorso. Per il tragitto verranno impiegati due equipaggi, ciascuno composto da due autisti. Un equipaggio, infatti, è impiegato per la tratta Sub Sahariana del viaggio, mentre l’altro entra in gioco per coprire la tratta Marocco-Italia.
– Quali sono le merci e che volume di affari può offrire il Senegal per l’Europa?
Secondo i dati infoMercatiEsteri del Ministero degli Affari Esteri Italiano – Farnesina, il Senegal è un Paese espressione di più di 2 miliardi di euro di esportazioni, di cui 436,5 milioni in prodotti alimentari e 176,1 milioni in prodotti dell’agricoltura, pesca e silvicoltura, e di oltre 5 miliardi di importazioni. Proprio il trasporto di prodotti alimentari, trasformati da società italiane e italo-senegalesi presenti in loco, sarà uno dei punti di forza del nostro servizio Dakar-Italia. La Riboni RBN Srl, infatti, è specializzata nella gestione della catena del freddo e del Trasporto pharma GDP in Europa, Russia e Africa, quindi possiamo dire che questo nuovo servizio offerto dall’azienda si va ad inserire in una nostra tradizione consolidata di trasporto e logistica nel comparto.

– Quali altri mercati contate di raccogliere a Dakar, oltre a quello senegalese?
Oltre allo stesso Senegal, contiamo di servire anche i vicini mercati di Mali, Burkina Faso e Niger, situati nell’entroterra e quindi sprovvisti di porti, che si affidano esclusivamente al trasporto su strada per il loro approvvigionamento. Dakar si configura come un hub naturale per la ricezione e il successivo inoltro di tutte le merci per i Paesi del Sahel, per questa la nostra è stata una scelta strategica. La Riboni RBN Srl si va così ad inserire in un segmento nel quale fino ad oggi operavano soprattutto player marocchini, con il fine di servire i mercati di Italia, Francia e Olanda.

– In Marocco siete presenti a Tangeri con una vostra filiale, che in pochi anni avete saputo rendere leader nel paese nordafricano per il trasporto degli alimenti su gomma: come giudica il sostegno del Regno alle imprese straniere che lì investono?
Siamo molto soddisfatti delle opportunità di sviluppo del business generate da un continuo investimento del Paese nel settore delle infrastrutture. Al nostro ingresso in Marocco nel 1998, la rete autostradale era attiva solo da poco fuori Tangeri fino alla città di Casablanca. In questi 20 anni la rete autostradale è arrivata a coprire oltre 4.300 km di infrastruttura. È stato anche creato il porto di Tangermed, il più moderno ed efficiente del Mar Mediterraneo, con una crescita del traffico del 15% annuo. La politica lungimirante di continuo investimento nelle infrastrutture quali porti e autostrade ha portato le più grandi aziende del settore automotive ad installare i propri stabilimenti in Marocco. La più importante è Renault, con una sede a Tangeri, ma entro breve altre aziende leader mondiali approderanno nel Paese. Anche la creazione delle zone franche per le aziende che esportano i loro prodotti in Europa e America è stato un importante contributo allo sviluppo del Paese. Non ultimo, la rete ferroviaria, che entro il 2018 sulla tratta Tangeri–Casablanca vedrà entrare in servizio il TGV, con una riduzione del tempo di percorrenza per la tratta di oltre il 55%, passando dalle 5 ore e mezzo attuali alle future 2 ore e 15 minuti. È infine necessario sottolineare l’importanza della stabilità politica del sistema Paese e l’interesse a sviluppare i traffici per i Paesi del Sahel, dove sono in programma importanti investimenti infrastrutturali, quali il proseguimento della rete autostradale su tutto il territorio marocchino, fino a raggiungere il confine con la Mauritania, e lo sviluppo del porto di Dahkla per i traffici intermodali tra Marocco e Africa Subsahariana.