Merkel e Macron si incontrano a Meseberg: ‘i richiedenti asilo? Intanto li rispediamo in Italia e Grecia’

di Guido Keller

La riunione interministeriale congiunta di Francia e Germania di Meseberg si è conclusa con una linea comune da portare avanti nel quadro europeo sulle tematiche impellenti, a cominciare dai migranti per passare all’istituzione di un fondo per l’Eurozona, alla trasformazione del fondo salva-Stati in Fondo monetario europeo.
“Accoglieremo le istanze dell’Italia” presentate ieri dal premier Giuseppe Conte”, ha garantito la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale ha anche spiegato che vi sarà l’appoggio di Francia e Germania all’implementazione di Frontex, il programma europeo di sorveglianza delle frontiere, nonché la riforma del diritto d’asilo. In conferenza stampa congiunta Merkel e Emmanuel Macron hanno spiegato che “Lavoriamo insieme per una soluzione intergovernativa o multigovernativa con diversi stati membri coinvolti” sul problema migranti, ed il presidente francese ha puntualizzato che i richiedenti asilo “dovranno essere riaccolti il più velocemente possibile nei Paesi dove sono stati registrati”.
L’idea di rispedire i richiedenti asilo sostanzialmente in Italia e Grecia serve a Merkel per uscire dalla pressione del suo ministro dell’Interno Horst Seehofer, il quale ha fatto sapere che se nulla di concreto si muoverà entro due settimane provvederà al respingimento dei migranti alla frontiera tedesca. Conscia del fatto che sulla questione sta rischiando la crisi di governo, peraltro appena nato, la cancelliera ha rifiutato l’ultimatum del Csu Seehofer per puntare ad un maggiore coordinamento europeo: “Siamo per un’azione coordinata – ha dichiarato -, a livello europeo sarebbe meglio, ma è molto difficile, quindi un’altra opzione è la cooperazione con certi Paesi”,
La via maestra è quindi quella della Commissione europea, cioè di obbligare i paesi membri che rifiutano i ricollocamenti all’accoglienza attraverso “multe” di 250mila euro per richiedente asilo rifiutato, ma Merker e Macron hanno anche precisato che “azioni unilaterali e non coordinate rischiano di spaccare l’Europa, dividere i suoi popoli e mettere a rischio Schengen”, nonché far aumentare l’immigrazione in tutta l’Europa”. Messaggio evidentemente diretto al governo italiano.
Nel documento finale, già nominato “Dichiarazione di Meseberg”, la cancelliera tedesca e il presidente francese hanno indicato anche la necessità di istituire entro il 2021 un fondo per l’Eurozona soggetto però a condizionalità da applicare ai paesi in difficoltà richiedenti, il cui scopo è quello di “promuovere la competitività, la convergenza e la stabilità dell’eurozona attraverso investimenti in innovazione e capitale umano”.
Inoltre la trasformazione del fondo salva-Stati in Fondo monetario europeo servirà per “far fronte a diversi rischi”.