Montenegro. L’occidentalista Milo Dukanovic vince e si riconferma presidente

Notizie Geopolitiche –

Portandosi oltre i sondaggi che lo davano al 50,6%, Milo Dukanovic (Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro) ha vinto al primo turno le elezioni del Montenegro con il 53,8% delle preferenze, mentre Mladen Bojanic, il principale avversario sostenuto da Montenegro Democratico, Partito Socialista del Popolo e Azione Unita per la Riforma, ha raccolto il 33,5% delle preferenze.
La principale differenza tra i due, che è anche indice del programma che porterà avanti il neoeletto presidente, è la posizione rispetto a Nato, Ue e Russia, con Dukanovic che conta di portare il Montenegro nella Casa comune europea certamente entro il 2025, ma se si riesce anche “entro 5 anni”.
Dukanovic è stato premier per ben sei volte e presidente dal 1998 al 2002; nel 2006 è stato a capo dello schieramento separatista e promotore del referendum sull’indipendenza dall’Unione Serba; dal 2016 è leader del Partito Democratico dei Socialisti, subito dopo le elezioni parlamentari funestate da un tentato golpe e dal tentativo di ucciderlo ad opera di militanti filorussi.
Terza alle elezioni è arrivata la prima donna a candidarsi come presidente, Draginja Vuksanovic, sostenuta dal partito Socialdemocratico, male gli altri candidati.
Con il voto i montenegrini hanno voluto assicurare al loro paese piena cittadinanza nel circuito occidentale, ma sperano che quanto prima venga messa mano alla questione della sicurezza, dal momento che il paese è imperversato da bande criminali che spesso arrivano a scontri a fuoco nelle strade, come pure che sia fatta una concreta lotta alla corruzione.
Si è quindi trattato di un referendum per il futuro del Montenegro, se schierato a occidente o se da riaffidare alla sfera russa. Hanno vinto gli occidentalisti.