Nagorno Karabakh. Replica dell’ambasciata dell’Azerbaijan

Gentile Direttore,

Vorremmo esprimere quanto segue, di cui chiediamo pubblicazione, in relazione all’articolo “Report Nagorno Karabakh – Artsakh. Vivere nel perenne stato di conflitto sperando nel riconoscimento internazionale”, pubblicato in data 16 febbraio.
Questo articolo, ennesimo esempio di provocazione e manipolazione da parte dell’Armenia, presenta una ricca quantità di errori, falsità e nonsense, sui quali preferiamo non entrare nel merito, anche perché l’Ambasciata, tramite il vostro quotidiano, ha avuto varie volte la possibilità di poter illustrare le verità sul conflitto e le conseguenze dell’aggressione militare dell’Armenia contro l’Azerbaigian. E’ evidente che la finalità di questo articolo, assai lontano dall’obiettività, è niente altro che fare propaganda al regime fantoccio e illegale, che viene erroneamente identificato nella pubblicazione come “repubblica”, e mascherare l’aggressione militare dell’Armenia contro l’Azerbaigian.
La linea squilibrata, parziale e tendenziosa dell’articolo si evidenzia anche nel fatto che lo stesso non fa nessun riferimento a tutta la documentazione internazionale sul conflitto, tra cui 4 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che esprimono il rispetto per l’integrità territoriale e la sovranità dell’Azerbaigian, all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, riconoscono la regione del Nagorno Karabakh come parte integrale dell’Azerbaigian, chiedono il ritiro immediato, incondizionato e completo delle forze militari dell’Armenia dai territori azerbaigiani occupati e il ritorno dei rifugiati e profughi azerbaigiani alle loro case.
Nella certezza che comunque la ricerca della verità, che da sempre anima il vostro lavoro redazionale, darà spazio futuro ad altri e più obiettivi contributi, cogliamo l’occasione per inviare i nostri cordiali saluti,

Primo Segretario Erkin Heydarli.