Nato. A Bruxelles Trump striglia i 23 membri che non hanno pagato quanto pattuito

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Il presidente Usa Donald Trump, tornato oggi in Italia per il G7 di Taormina, ha inaugurato ieri a Bruxelles la nuova sede della Nato, un maxi-edificio moderno di 254mila metri quadri, che ospiterà 1.500 membri del personale alleato, 1.700 persone dello staff internazionale militare e civile e 800 membri delle agenzie Nato.
Quello della Nato è un tema su cui Trump ha fatto dietrofront rispetto a quanto aveva annunciato in campagna elettorale, un “ente inutile” diventato ora che è presidente indispensabile, per cui ancora una volta nel suo intervento se l’è presa con quei 23 paesi su 28 che ancora non stanno versando quanto pattuito, cioè il 2 per cento del proprio Pil. Cifre astronomiche ma indispensabili non solo per garantire, ha spiegato il presidente Usa, la sicurezza in caso di aggressione, bensì anche per far fronte al terrorismo e alla minaccia rappresentata dalla Russia.
Ma a Bruxelles non sono state tutte rose e fiori, con posizioni divergenti affiorate in più momenti. Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha fatto sapere che “abbiamo fatto progressi soprattutto sull’antiterrorismo, ma altre questioni restano aperte, come il clima ed il commercio. E non sono al 100% sicuro che abbiamo una posizione comune sulla Russia, anche se sul conflitto in Ucraina siamo sulla stessa linea”.