Nigeria. Scontro a fuoco con il Boko Haram: uccisi 15 civili a Maiduguri

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Ancora sangue in Nigeria ad opera del Boko Haram, il gruppo jihadista che dal 2009 combatte per la secessione dei tre stati settentrionali di Borno, Yobe e Adamawa, in cui vi vorrebbe istaurare lo Stato islamico: ad essere colpita è stata nuovamente la capitale del Borno, Maiduguri, dove almeno 18 terroristi hanno cercato di prendere d’assalto due borghi alla periferia e di attaccare una base militare. Respinti dall’esercito, che ha parlato attraverso il portavoce Onyema Nwachukwu dell’eliminazione di “sei dei ribelli e di sette kamikaze” prima che entrassero in azione, i jihadisti hanno sparato alla gente in fuga uccidendo 15 civili e ferendone una cinquantina. I terroristi hanno anche dato fuoco ai due villaggi, Bale Shuwa e Alkaranti.
Il Boko Haram era fino al 2015 alleato degli al-Shabaab somali e quindi rientrava nella rete di al-Qaeda, ma poi ha aderito allo Stato Islamico di Abu Bakr al-Baghdadi: lo stesso “Califfo” aveva individuato nel 2016 il nuovo leader del gruppo in Abu Musab al-Barnawi, in sostituzione di Abubhakar Shekau, il quale aveva addirittura annunciato in un video la resa del Boko Haram. Shekau sarebbe poi rimasto ucciso in un raid dell’aviazione nigeriana presso il villaggio di Taye, nella foresta di Sambisa dello stato del Borno.
Il gruppo terroristico è comunque stato severamente ridimensionato rispetto agli anni passati grazie all’intervento militare di una coalizione che ha visto impegnate nei tre stati interessati dal Boko Haram le forze di Nigeria, Ciad, Niger, Camerun e Benin.
Nonostante questo nelle ultime settimane si è assistiti ad una recrudescenza delle violenze.