Papa Bergoglio all’ambasciatore francese: sei gay, non ti vogliamo

di Enrico Oliari –

stefanini laurentE’ ormai ufficiale: il Vaticano ha rifiutato il gradimento previsto dal protocollo del designato ambasciatore francese, Laurent Stefanini, perché omosessuale.
Erano tre mesi che il Quai d’Orsay aveva individuato in Stefanini il proprio rappresentante diplomatico, in quanto persona, come lo ha definito il portavoce del ministero degli Esteri francese Romain Nadal, che “presenta tutte le qualità necessarie per questo incarico a cui la Francia attribuisce tutta l’importanza che merita”, e che “è un modello di professionalità e qualità umane”. Tra l’altro Stefanini fino ad oggi è stato capo del protocollo alla Presidenza della Repubblica, ma già dal 2000 al 2005 aveva rivestito il ruolo di primo consigliere proprio alla rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede ed era stato per anni consigliere per le questioni religiose al ministero degli Esteri.
Nadal descrive Stefanini come “un modello di professionalità e qualità umane”, e due colleghi del diplomatico che lo conoscono bene hanno testimoniato la sua discrezione, sottolineando che “Ovunque viene chiacchierato, ma è un uomo estremamente pudico”. Fiducia l’ha avuta anche dal Consiglio dei ministri, che, appunto, lo ha nominato ambasciatore di Francia.
Al momento la rappresentanza diplomatica della Francia presso la Santa Sede continua ad essere quindi vuota, dal momento che l’ambasciatore uscente Bruno Joubert ha lasciato Roma già a marzo.
I tre mesi di silenzio da parte della Segreteria di stato vaticana, guidata dal cardinale Pietro Parolin, si sono chiusi con un incontro tra il capo di stato, cioè papa Bergoglio, e lo stesso Stefanini: a riferirlo è stato il LeFigaro.fr, che si è rifatto ad una sua fonte, ma anche il Il Canard, cioè il settimanale francese che per primo ha fatto conoscere l’opposizione al gradimento di Stefanini, ha confermato che il papa avrebbe ricevuto il diplomatico “in modo molto discreto” a Villa Bonaparte per dirgli di “non avere nulla contro di lui, al contrario non ha apprezzato ne’ il Mariage Pour Tous (cioè la legge francese che dà ai gay la possibilità di contrarre matrimonio) ne’ i metodi dell’Eliseo che ha tentato di forzargli la mano”, con riferimento evidente all’opportunità di un parere anticipato alla nomina ed alla frettolosità con cui si sarebbe fatta la scelta.
Qualche giorno il Journal du Dimanche aveva tuttavia riportato che Ludovine de la Rochère, portavoce del movimento anti-matrimoni gay “Manif pour tous”, avrebbe fatto pressioni presso il nunzio apostolico in Francia, monsignor Luigi Ventura, proprio per ostacolare il gradimento di Stefanini.
L’evidente caso di discriminazione verrà risolto probabilmente in modo diplomatico sostituendo l’ambasciatore, ma il mancato gradimento costituisce oggettivamente un motivo di imbarazzo per la Francia, la quale è stata colpita nei principi libertari espressi nella Costituzione; vi potrebbe essere quindi una reazione anche a distanza di tempo ad esempio prendendo tempo per il gradimento del nunzio apostolico che un domani sostituirà Ventura.

Nella foto: il diplomatico Laurent Stefanini.