Perù. Odebrecht: niente impeachment per Kuczynski

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I parlamentari peruviani hanno respinto la richiesta di impeachment presentata contro il presidente Pedro Pablo Kuczynski, accusato di finanziamenti illeciti ad opera della Odebrecht, la multinazionale brasiliana attiva nei settori delle costruzioni e dell’ingegneria civile che a causa delle tangenti si è trasformata in un buco nero che sta risucchiando presidenti e intere classi dirigenti dell’America Latina.
La discussione nel Parlamento di Lima si è svolta per oltre 13 ore, ed alla fine non sono stati raggiunti i due terzi dei voti necessari per mettere Kuczynski sotto accusa dichiarandolo “moralmente incapace”: la mozione ha ottenuto 78 sì contro 19 no e 21 astensioni, di poco sotto gli 87 necessari per avviare la procedura, e questo nonostante fino a poche ore prima del dibattito ben 93 parlamentari avevano si erano dichiarati per il sì.
I parlamentari avevano ottenuto dalla magistratura brasiliana incartamenti che provavano il versamento di una tangente di 782mila dollari dal 2004 al 2007 da parte della Odebrecht alla Westfield Capital, società di consulenza finanziaria di Kuczynski, allora funzionario governativo.
Lo scandalo Odebrecht vede complessivamente l’esborso in bustarelle da parte dell’azienda brasiliana di 800 milioni di dollari e in febbraio l’ex presidente peruviano Alejandro Toledo è stato condannato a 18 mesi di reclusione in quanto ritenuto colpevole di essersi intascato una tangente da 29 milioni di dollari sempre dalla Odebrecht, azienda che così avrebbe ottenuto un maxi-appalto per lavori pubblici, nella fattispecie la costruzione della strada Interoceanica Perù-Brasile.
Dopo il voto Kuczynski ha twittato: “Peruviani. Domani inizia un nuovo capitolo nella nostra storia: riconciliazione e ricostruzione del nostro paese. Una sola forza, un solo Perù”.