Prodi, ‘Possibile non interesse dell’amministrazione Obama verso l’Europa”

di Enrico Oliari –

A Romano Prodi non convince molto l’entusiasmo di chi lega la vittoria di Barak Obama ad un beneficio diretto per l’Europa: “Non illudiamoci di avere in Obama uno che pone l’Europa al centro della propria attenzione”, ha affermato Prodi, intervistato da ‘Il Messaggero’. “Il nostro continente –ha aggiunto – non sta al vertice delle priorità statunitensi. Clinton aveva studiato in Europa e la famiglia Bush aveva legami di tanti tipi con il nostro continente. Obama è diverso. Al contrario dei suoi predecessori e anche per un fatto biografico non è legato all’Europa. Da questo punto di vista, rappresenta davvero l’America nuova”.  Prodi, che è riconosciuto universalmente quale statista preparato ed esperto di geopolitica (recentemente è stato nominato Inviato dell’Onu per la crisi del Mali e del Sahel) avverte che comunque il rieletto presidente americano dovrà fare “azioni comuni con l’Europa e con la Cina. Da soli, gli Stati Uniti non sono certamente in grado di far uscire il mondo dalla profonda difficoltà in cui è precipitato”.
Alle osservazioni di Romano Prodi va aggiunto che nel futuro potrebbero cambiare gradualmente gli interessi degli Stato Uniti verso il Medio Oriente e di conseguenza anche verso l’alleato europeo, poiché, come ha confermato lo stesso Obama in campagna elettorale, gli Stati Uniti si stanno avviando verso l’autosufficienza energetica, in particolare estraendo dal proprio sottosuolo, con le nuove tecniche ormai testate, lo “shale gas”, ovvero il metano dai sedimenti di argilla.