Qatar, tutti i nodi vengono al pettine

di Shorsh Surme

L’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, l’Egitto e il Bahrein hanno tagliato i rapporti diplomatici con il Qatar, accusandolo di sostenere il terrore in Medio Oriente.
Doha viene messa all’indice per il controverso sostegno del Qatar alla Fratellanza Musulmana, il più antico movimento islamista nel mondo, e non solo, ma anche di avere un’alleanza segreta con l’Iran degli ayatollah.
Come si dice “Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi”. Tutti i paesi nell’orbita dell’Arabia Saudita hanno fatto di tutto per destabilizzare il Medio Oriente. Ora, potrebbe ripetersi quello che accadde 2 agosto del 1990, quando Saddam Hussein, il dittatore iracheno, occupò il Kuwait rivendicando dei diritti su alcuni territori al confine tra i due Paesi.
Si sa che Qatar è una delle monarchie più ricche del Golfo Persico e un paese molto importante sia del punto di vista geopolitico che geo-economico. Nonostante la sua piccola dimensione geografica, ha una posizione geostrategica centrale con enormi risorse economiche. Ieri sera il canale più diffuso del mondo arabo, al-Jazeera, ha dedicato ampio spazio alla faccenda, sottolineando che il Qatar è un partner strategico degli Stati Uniti e che svolge un ruolo importante nella strategia energetica statunitense in Medio Oriente.
Non dimentichiamo che Doha ospita un commando militare americano di 10mila soldati, quest’ultimi non hanno fatto nessun commento sull’attacco diplomatico di Arabia Saudita e company.
Povero Medio Oriente, cosa dovrà aspettarsi dopo la distruzione dell’Iraq e della Siria, ancora vittima degli sceicchi e degli emiri arabi?