Raggiunto l’accordo Fincantieri-Stx. Bono, ‘siamo leader nella cantieristica civile e militare’

di Guido Keller –

Tra i molti temi trattati ieri al 34mo vertice Francia-Italia, dalle migrazioni al ruolo dei due paesi in Europa e a quello della stessa Europa, si è discusso anche del contenzioso tra Fincantieri e il gruppo Stx, un punto si cui le due parti sono riuscite ad individuare un accordo definito da entrambe le parti “molto soddisfacente”.
Per comprendere l’importanza dell’intesa che interessa due grandi gruppi strategici per l’economia ma anche il ruolo geopolitico dei due paesi è necessario fare un passo indietro, a quel 27 luglio, quando il governo di Macron aveva deciso di nazionalizzare i cantieri navali di Saint-Nazaire, seppure in modo temporaneo, per garantire che “le competenze straordinarie e i lavoratori restino in Francia: il nostro obiettivo è difendere gli interessi strategici”.
Tempo prima il gruppo sudcoreano Stx aveva preso il controllo degli sgangherati cantieri navali francesi, ma poi era stato costretto a metterli sul mercato nel quadro di uno spezzettamento dovuto al fallimento del gruppo stesso.
Era stato l’allora presidente Francois Holland a trattare con Fincantieri il destino del gruppo Stx Saint-Nazaire, per cui il 66 per cento sarebbe passato al colosso italiano mentre il resto sarebbe rimasto in mano francese, diviso fra lo Stato la Dcns.
Quello che ieri è stato stabilito, e che in queste ore viene affinato, è che al gruppo di Trieste andrà il 50 per cento di Stx France; a questa parte si aggiungerà un 1 per cento sotto forma di prestito da parte dello Stato francese per un periodo di 12 anni, cosa che di fatto consegnerà la maggioranza e quindi la predominanza a Fincantieri. Se si incontreranno problemi di malagestione o inadempimenti degli impegni industriali presi la Francia potrà alla fine recuperare l’1 per cento e ritirare a Fincantieri il suo ruolo predominante.
In luglio, nella querelle seguita alla decisione del governo francese di nazionalizzare i cantieri, l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono aveva fatto notar che “Mi piace sottolineare che negli ultimi anni Fincantieri ha consegnato 50 navi da crociera contro le 12 di Saint Nazaire, e nel frattempo Stx France ha cambiato proprietà ben tre volte”. Ed ancora:, ”Siamo italiani ed europei ma non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani”.
Oggi comprensibilmente l’umore di Bono è diverso, tanto che ha preso carta e penna ed ha scritto ai suoi dipendenti, come ha riportato il Sole24Ore, per dire che “Con l’accordo si dà il via alla creazione di un leader europeo nella cantieristica civile e militare, destinato a diventare uno dei principali operatori a livello globale nell’industria navale, il primo operatore al mondo nel comparto delle navi da crociera e uno dei player principali in altri segmenti ad alto valore aggiunto”. Roba da un fatturato annuo di quasi 10 miliardi di euro, un carico di lavoro di circa 50 miliardi, una presenza internazionale diffusa (in 20 paesi diversi), 35mila dipendenti e un indotto che sfiora le 120mila unità.
Bono ha continuato la missiva spiegando che “Si presentano nuove occasioni di valorizzazione e arricchimento delle nostre competenze interne, inedite opportunità di crescita, sviluppo e occupazione che sapremo certamente cogliere proseguendo il percorso di cambiamento avviato da tempo”. (…) ”Negli ultimi quindici anni, lo abbiamo fatto prima per difendere con fatica, poi per affermarci nel panorama internazionale. Così nei primi anni del 2000 abbiamo abbandonato la dimensione di azienda monocliente in ambito crocieristico e militare”.
L’accordo approvato ieri è solo all’apparenza svantaggioso per l’Italia, anche perché riaprire la questione della presenza della francese Vivendi in Telecom, gruppo strategico questo per l’Italia in particolare per le sottosezioni Sparkle e Telsy, per cui sarebbe stata contravvenuta la legge 56 del 2012 che impone la notifica al governo italiano del raggiungimento del controllo di Telecom: la sanzione che potrebbe essere comminata a Vivendi è di 300 milioni di euro.

Nella seconda foto: Giuseppe Bono durante una conferenza. (Twitter).