Riunione a Roma del Gruppo G7++ Amici del Golfo di Guinea

Farnesina –

Oltre 120 partecipanti da più di 40 Paesi, organizzazioni regionali, organizzazioni non governative e aziende si sono riuniti a Roma il 26 e 27 giugno 2017 sotto la Presidenza italiana del G7 per discutere della sicurezza della navigazione nel Golfo di Guinea, oggetto di frequenti attacchi di pirateria e di altri crimini in mare, tra cui il traffico di droga e di esseri umani, la pesca illegale e l’inquinamento indiscriminato.
Aperta da un intervento del Vice Ministro Mario Giro, la riunione del Gruppo G7++ Amici del Golfo di Guinea ha segnato un passaggio importante nel processo di presa di coscienza degli Stati della regione del valore economico, sociale e politico delle acque dell’oceano e della propria responsabilità nel tutelarne la sicurezza e la stabilità nel lungo periodo.
La partecipazione alla sessione di chiusura dei Ministri della Difesa del Congo e della Nigeria ha infine suggellato il rilievo della riunione e l’impegno dei Paesi della regione al massimo livello politico. Nel corso della stessa sessione, il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi ha confermato l’impegno dell’Italia accanto ai Paesi della regione per l’affermazione di condizioni di stabilità nell’area.
Il Gruppo G7++ Amici del Golfo di Guinea costituisce uno strumento cruciale a sostegno dell’architettura africana di pace e sicurezza, ponendo a disposizione degli stati della regione il contributo tecnico e finanziario dei donatori internazionali per il rafforzamento delle capacità delle pubbliche amministrazioni nazionali in tutti i settori della gestione del mare: dalle funzioni della guardia costiera, alla condivisione delle informazioni sul traffico marittimo, alle riforme del settore giudiziario e investigativo.
“L’obiettivo di questo esercizio – ha affermato il Vice Ministro Mario Giro – consiste nel rafforzare il processo di istituzionalizzazione della governance marittima, garantendo nel contempo che i problemi di sicurezza e dello sviluppo siano integrati in un quadro strategico unico, in grado di affrontare in maniera olistica le minacce e le sfide sulla terraferma e sul mare.”
Strumentale a questo obiettivo è un rafforzato coordinamento tra tutte le parti interessate sia sul piano nazionale sia su quello regionale e internazionale, sviluppando le strutture che i Paesi africani, attraverso le Organizzazioni economiche regionali (ECOWAS, ECCAS e GGC) si sono date e che vanno ora adeguatamente finanziate e attrezzate sul piano tecnico e delle conoscenze.
Importante testimonianza del sempre più attivo coinvolgimento dei partner africani nella costruzione della sicurezza marittima nella regione è stata la decisione di tenere la seconda riunione annuale del Gruppo a Lagos, in Nigeria nel dicembre 2017 e l’assegnazione alla Costa d’Avorio della co-Presidenza per l’anno 2018. In particolare, la Presidenza condivisa tra un Paese donatore e un Paese africano rappresenta un segno importante di leadership e un messaggio chiaro ai gruppi criminali della regione che i nostri sforzi congiunti proseguiranno e si rafforzeranno.