Romania. Accademia Rumena, ‘obbligare laureati a rimanere in patria’; proteste degli studenti

di Notizie Geopolitiche – 

La proposta per limitare la fuga dei cervelli dalla Romania avanzata dall’Accademia Rumena, la massima istituzione culturale del paese e che si occupa di tutelare il patrimonio storico, artistico, letterario e scientifico statale, ha creato scalpore e proteste in tutta la comunità studentesca nazionale.
Secondo l’Accademia, il problema dell’emigrazione dei laureati sarebbe risolvibile con semplicità costringendo questi ultimi a rimanere in patria per un periodo di tempo almeno uguale alla durata dei loro studi o, in alternativa, richiedendo un risarcimento pecuniario da parte di coloro che intendono partire comunque.
Secondo Vlad Chereches, presidente dell’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche di Romania (Anosr), questa proposta ricorda i metodi che venivano applicati dal regime comunista di Nicolae Ceaușescu, affermando che sarebbe oltretutto una soluzione incostituzionale.
Chereches ha infatti continuato ribadendo il diritto degli studenti rumeni ad emigrare in altri paesi europei, dove possano trovare un futuro migliore rispetto a quello che li aspetterebbe in patria.
La Romania infatti, con poco più di 460€, è il penultimo paese Ue per paga media mensile (peggio solo la Bulgaria con 395€) oltre a risultare anche uno dei più corrotti; la fuga dei laureati sta però ora diventando un problema che il governo deve affrontare: oltre al mancato ripagarsi delle spese per l’istruzione, la carenza di lavoratori specializzati sta mettendo a rischio non solo il funzionamento del settore produttivo ma anche quello di servizi essenziali come la sanità pubblica.