Ruanda. Un missile francese uccise Habyarimana e scatenò il genocidio tutzi-hutu?

di Guido Keller –

Il 6 aprile 1994 moriva in un attentato il presidente del Ruanda Juvenal Habyarimana, ucciso da un missile terra-aria mentre era in volo con l’aereo di Stato sul paese: dal 2009 il governo di Kigali sostiene che il colpo partì dal campo militare di Kanombe, base delle forze armate ruandesi, situata nei pressi dell’aeroporto e della residenza presidenziale.
La morte di Habyarimana diede inizio alle violenze fra i tutzi del Fronte patriottico ruandese, guidato dall’attuale presidente Paul Kagame e gli hutu, dove in 100 giorni vennero massacrate, spesso con il machete e dopo torture indicibili, 800.000 persone.
A di stanza di 18 anni dal terribile genocidio un documento dell’Onu, rinvenuto da un giornalista inglese negli archivi del Palazzo di vetro, comprova la presenza di allora nella base militare di Kanombe di 15 missili Mistral di fabbricazione francese.
Fin dal 1994 gli ufficiali dell’esercito ruandese avevano negato la presenza di missili terra-aria nelle loro basi, ma l’inchiesta, pubblicata oggi su Liberation, getta nuovi pesanti interrogativi sull’assassinio di Habyarimana e ombre sulle responsabilità del massacro del 1994.