Russia. Manifestazione anti-corruzione, arrestato nuovamente l’oppositore Nalvalny

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Alexei Navalny, uno degli esponenti dell’opposizione russa a Vladimir Putin, è stato nuovamente arrestato insieme ad altri a Mosca durante una manifestazione volta a denunciare la corruzione nell’amministrazione pubblica.
Il tutto si è svolto in poco tempo e tra le proteste dei sostenitori che cercavano di impedirne l’arresto: come ha riportato l’agenzia Tass, Navalny è stato fermato appena ha fatto la sua comparsa alla manifestazione.
Navalny, che ha accusato pubblicamente il premier Dmitri Medvedev di corruzione e che ha indetto la manifestazione di oggi nella capitale ed in altre cento città della Federazione, non poteva partecipare alle proteste pubbliche su disposizione del tribunale, che in passato gli aveva imposto restrizioni.
Nel febbraio 2015 aveva infranto il divieto di distribuire volantini contro Putin, per cui era stato anche allora arrestato, ma alle spalle ha un’infinità di condanne, puntualmente sospese, che lasciano pensare ad un accanimento nei confronti dell’oppositore politico: il 18 luglio 2013 lui e l’imprenditore Pyotr Ofitserov sono stati condannati a 5 anni di colonia penale per furto di legname, pena immediatamente sospesa; nel dicembre 2014 è stato condannato con il fratello Oleg e una condanna a tre anni e mezzo per frode e riciclaggio nell’affaire Yves Rocher, ma per lui la pena è stata sospesa; la stessa cosa vale per un’infinità reati, fra cui evasione dai domiciliari, finanziamento illecito dei partiti.
Eletto dall’assemblea congressuale alla carica di presidente del partito di opposizione Alleanza Popolare, formazione non presente nella Duma, alle elezioni di settembre 2013 ha corso per la carica di sindaco di Mosca ottenendo il 27,2% dei voti, ma è stato battuto dalla riconferma del fedelissimo di Putin, Segei Sobyanin (51,37%).
Oggi, dopo l’arresto, ha twittato ai suoi “Tutto a posto. Continuate la vostra marcia pacifica”.