Russia. Mosca pensa ad una nuova (super) portaerei, ma persistono problemi

di Francesco Cirillo –

Secondo vari media russi il Cremlino sta seriamente spingendo per una nuova portaerei a propulsione nucleare, ed il progetto sarebbe già sul tavolo del Cremlino e del ministero della Difesa. In testa alle operazioni di pressione esercitate nei confronti del ministero della Difesa russo vi è il KRSC (Krylovsky State Research Center), istituto di ricerca e sviluppo per la costruzione navale. Il KRSC sta facendo pressioni su Mosca per convincerla a firmare il proprio progetto per una nuova supercarrier a propulsione nucleare denominato Progetto SHTORM-Project 23000E. La costruzione della superportaerei potrebbe costare alla Russia quasi 9 miliardi di dollari, nonché impegnare i cantieri navali per dieci anni. Secondo le informazioni fornite dalla KRSC la nuova superportaerei sarà lunga 330 metri, larga 40, con 11 metri di draft e con un tonnellaggio che varia da 90mila a 100mila. Il design è stato rilevato due anni fa, nel maggio del 2015. Si sta pensando a due alternative per alimentare la portaerei: da 8 motori convenzionali o a propulsione nucleare. Inoltre avrà un’autonomia di 90-120 giorni. La Shtorm avrà, presumibilmente, una velocità che potrà raggiungere fino a 30 nodi (circa 55 chilometri all’ora) e potrà imbarcare un’equipaggio di 5mila uomini. Il 20 marzo scorso un rappresentante della KRSC ha dichiarato ai media russi che “la nave sarà in grado di caricare 6mila tonnellate di carburante di scorta. Il progetto portaerei Shtorm (Storm, Tempesta) sarà in grado di trasportare fino a 90 tra aerei ed elicotteri” e che “il principale impianto che alimenterà la nave opererà su carburante biologico”.
La domanda che si fanno molti analisti e addetti ai lavori è la seguente: ci sono concrete possibilità che il progetto posa superare la fase di progettazione?. Per cominciare la Russia non ha mai costruito una portaerei, visto che in epoca sovietica tutte le portaerei della Flotta sono state costruite in Ucraina. Attualmente la cantieristica russa non ha la capacità per costruire una supercarrier e i cantieri russi non hanno neanche un bacino di carenaggio sufficientemente ampio per ospitare una nave delle dimensioni della Shtorm. Diversi esperti della difesa russa sono concordi con questa valutazione. Secondo il caporedattore del magazine “Arsenale della Patria” (Arsenal of the Fatherland) e presidente della Commissione dell’industria militare russa , Victor Murakhovsky, la costruzione di una nuova portaerei per competere con gli Stati Uniti è uno sforzo senza senso.
Murakhovsky in un’intervista a Pravda.Ru ha spiegato che “secondo il mio parere la costruzione di una nuova portaerei non è assolutamente necessaria in un prossimo futuro. Si deve aver ben chiaro che la spesa sarà enorme. Una nave di queste dimensioni influenza altri aspetti che vanno ben oltre la sua costruzione. Si dovrebbe costruire anche il aircraft carrier strike group con la creazione degli aerei da imbarcare sulla portaerei. La Russia non ha quei tipi di aerei come gli aerei per la rivelazione a lungo raggio delle radiazioni o quelli da guerra radio-elettronici”.
Oltretutto Victor Murakhovsky sottolinea che una portaerei dovrà avere a disposizione una flotta di supporto per proteggerla dalle minacce. Questo rischierebbe di aumentare drasticamente i costi per le forze armate russe. Victor Murakhovsky, sempre a a Pravda.ru, ha affermato che “si dovrebbe creare il gruppo che supporterebbe le operazioni della portaerei Shtorm. Se si guarda all’esperienza statunitense, si dovrebbe costituire un carrier strike group composto da due/tre incrociatori, da 6-7 cacciatorpediniere e due sommergibili. Inoltre, come ciliegina sulla torta, sarebbe fondamentale impostare infrastrutture specializzate sulla terraferma dove basare la portaerei e il gruppo di supporto, gli equipaggi delle navi e dell’aviazione. Pertanto il costo per la realizzazione della portaerei potrebbe aumentare fino a sette/otto volte il suo valore effettivo”.
In conclusione Victor Murakhovsky vede nella costruzione della nuova supercarrier come ad una inutile corsa agli armamenti: “A questo punto che senso c’è a competere con gli Usa in questo settore? Non vedo nessuna buona ragione. Una corsa come questa ci porterà ad una corsa alle armi senza senso. Penso che la Russia dovrebbe spendere quei soldi con efficienza nello sviluppo di sistemi che potrebbero limitare i movimenti dei carrier strike group delle portaerei statunitensi”, ha affermato.
In effetti Mosca potrebbe accelerare con il dispiegamento di ulteriori sottomarini d’attacco multiuso a propulsione nucleare, denominati “carrier killer”, della Classe Yasen (Progetto 885-M Classe Yasen), per compensare la superiorità navale di superficie degli Usa.
La Russia sta quindi rafforzando il proprio arsenale dei sommergibili nucleari. L’agenzia Tass ha rilevato che entro il 30 marzo verrà completato il sottomarino a propulsione nucleare della seconda Classe Yasen denominato Kazan. Il Kazan verrà inserito nella Flotta russa del Nord nella giornata del 30 marzo per poi entrare in servizio nel 2018. Il Kazan, costruito dalla azienda russa Sevmash specializzata nella costruzione di sottomarini militari, è la seconda versione della Classe Yasen e il primo sommergibile costruito sotto l’evoluzione del progetto 885M. Secondo fonti del Sevmash vicine alla TASS, si è rilevato che il Kazan verrà inglobato nella flotta russa entro il 2018. La Classe Yasen multiuso a propulsione nucleare è stato progettato dall’Ufficio di Ingegneria Navale Malakhit di San Pietroburgo. Il progetto Yasen-M ha in pianificazione la costruzione di sette sommergibili totali a propulsione nucleare multiuso. I sette sommergibili, cinque confermati e due ancora sconosciuti, della seconda classe Yesen sono “Kazan”, “Novosibirsk”, “Krasnoyarsk”, “Arkhangelsk” e “Perm”. Intanto l’Admiral Kuznetsov, unica portaerei operativa nella marina russa, verrà sottoposta a lavori di modernizzazione ad inizio luglio 2017 nel cantiere di Zvezdochka a Severodvinsk, nella Russia Settentrionale. Si prevedono due anni e mezzo di lavori.