Scramble sui cieli della Lombardia per un 777 francese. Come funziona

di Giovanni Caprara

Due caccia Eurofighter dell’Aeronautica militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo il 22 marzo dalla base aerea di Istrana, sede del 51mo Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell’Air France decollato da Saint Denis, sull’isola di Reunion, e diretto a Parigi Orly, dove è atterrato in sicurezza alle ore 14.00. L’allarme era scattato nel momento in cui, alle ore 11.40 circa, il Boeing francese aveva perso il contatto con l’agenzia italiana del traffico aereo uscendo dalla propria rotta. I velivoli militari hanno intercettato quello francese sopra i cieli della Lombardia, dove hanno identificato visivamente l’aeromobile civile. Il compito dei piloti degli Eurofighter era innanzitutto quello di assicurarsi che non fosse un velivolo ostile e, successivamente, che l’equipaggio avesse ripristinato i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell’ordine di scramble diramato dal CAOC, Combined Air Operation Center, di Torrejon. Questi è l’ente NATO responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Per ridurre al minimo i tempi d’intervento, dettati dalla situazione di necessità ritenuta di alto livello, i due velivoli militari sono stati autorizzati a superare la barriera del suono.
L’Aeronautica militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito, per la partizione sorveglianza, identificazione e controllo, dall’11mo Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico e dal 22mo Gruppo Radar di Licola, e per l’intervento in volo, dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle e dal 37° Stormo di Trapani-Birgi, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017 l’Aeronautica militare ha attivato anche una cellula di Typhoon F-2000 presso il 51mo Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce.
Il reparto in allarme, in questo caso quello di Istrana, deve garantire una coppia di caccia pronti al decollo immediato ed un’altra di riserva che potrebbe essere impiegata sia come rinforzo per la prima che per un altro scramble. Ogni cellula d’allarme è costituita da due velivoli, due piloti, un capo allarme ed un gregario, da due specialisti di terra, l’armiere ed un aviere autista.
L’agenzia italiana del traffico aereo rileva una anomalia radar e ne informa il CAOC, che dopo i controlli con i radar militari di Poggio Renatico e Licola ordina lo scramble, e questi lo “rilanciano” alla base aerea in turno di allarme o la più vicina alla presunta minaccia. Il Comando dell’aeroporto militare che ha ricevuto l’ordine di decollo immediato chiama i piloti in costante stato di prontezza, e questi danno inizio alle procedure.
Al suono della sirena ed all’ordine di scramble ripetuto tre volte, tutto deve seguire una routine in cui nulla è lasciato al caso, altrimenti riuscire a rispettare i tempi di decollo può diventare arduo. I piloti in prontezza indossano sempre la tuta di volo anche quando dormono e le dotazioni, come i giubbotti, sono a portata di mano. I caccia sono già stati controllati, in particolare l’ispezione ha riguardato il radar e l’armamento.
Usciti dalle camerate i piloti corrono verso gli shelters degli aeromobili. Solitamente i caccia sono ricoverati molto vicino alla palazzina che ospita i militari. I velivoli in hangar sono organizzati in modo tale che tutto sia al posto giusto. I piloti indossano il giubbotto, salgono la scaletta addossata al caccia, aiutati dallo specialista si assicurano al seggiolino eiettabile, indossano il sottocasco ed i guanti precedentemente posizionati uno a destra ed uno a sinistra sul cockpit. Un secondo specialista controlla i dettagli sottobordo, e quello che ha aiutato il pilota, discesa la scaletta, si mette la cuffia per la conversazione terra-bordo. Il pilota ha già Indossato il casco, quando la scaletta viene rimossa. Il blindovetro si chiude e l’alimentatore a terra comincia a fornire l’energia elettrica all’Eurofighter, il pilota inizia la procedura di accensione dei reattori, i tacchi vengono tolti dalle ruote e l’operazione segnalata a bordo tramite i pollici delle mani alzati in segno di ok. L’alimentazione esterna viene disconnessa, lo specialista da il via libera ed il velivolo con uno spunto di motore per superarne l’inerzia, comincia il rullaggio. Mentre i Typhoon si avvicinano alla pista, si effettua un check radio sulla frequenza UHF e si cominciano a ricevere le informazioni in codice sui dati relativi alla missione: il vettore per il target, velocità e rateo di salita, il tipo di missione, generalmente per ID, Identificazione dello zombie, nome in codice del bersaglio e la velocità da tenere per la crociera.
Subito dopo il decollo i piloti sono guidati verso il bersaglio dal GCI, controllore Guida Caccia Intercettori, su una frequenza “taboo” conosciuta agli equipaggi e fornita in codice dal controllore.
Raggiunto il target, il leader si pone in “shadowing”, ossia segue l’intruso per determinarne la quota, la velocità, la prua, il tipo d’aeromobile, la nazionalità e leggere l’immatricolazione scritta sulla carlinga e sulle ali, per poi comunicarli al Guida Caccia. Il wingman, nel frattempo, si posiziona in coda al target per tenerlo sotto controllo. Successivamente il leader si pone a sinistra dell’aeromobile intercettato ed acquisisce il contatto visivo, solitamente in questo momento cessa l’allarme soprattutto se si tratta di un velivolo civile con il quale gli intercettori hanno potuto comunicare, non solo a gesti manuali ma anche con opportune manovre del velivolo. Laddove però l’intercettato non risponde od inizia atteggiamenti minacciosi, allora la procedura cambia radicalmente. Se lo zombie passa in modalità di attacco, il leader si allontana velocemente mentre il wingman, che aveva già agganciato il bersaglio, lancia i missili per abbatterlo dopo essere stato autorizzato.