Libia. Si riaccendono le ostilità nel sud nonostante gli sforzi per la riconciliazione

di Jamal Adel – 

La scorsa notte un intenso bombardamento di mortai sul complesso della Indian Company ha ucciso quattro civili, una madre e i suoi due figli Tebu e una bambina di 9 anni della tribù Hasawena, nella zona convivono infatti cittadini appartenenti alle tribù Tebu, Tuareg e Hasawena. Non è ancora stato verificato di che tipo siano i pezzi di artiglieria che hanno colpito l’area.
I combattimenti tra i Tebu e gli Awlad Sulieman sono cominciati all’inizio del mese scorso, nonostante i vari sforzi diplomatici delle diverse tribù presenti all’interno di Sebha e di altre città abbiano cercato di instaurare un cessate il fuoco e giungere ad una riconciliazione, tutti questi tentativi sono falliti.
La missione di riconciliazione della Cirenaica, sostenuta dalla Camera dei rappresentanti libica, era arrivata a Sebha una settimana dopo l’inizio degli scontri, tuttavia in seguito l’esercito libico inviò il generale di brigata Mohammed El Manfour alla base di Brak Chati con uomini e mezzi ed una forza aerea a disposizione per un’operazione dal nome in codice “Operazione di contrasto nel sud”.
Tuttavia la risposta del Consiglio presidenziale arrivò più tardi e fornì supporto militare della sesta brigata di fanteria (in gran parte composta da membri di Awlad Sulieman) contro quelli che esso descrisse come “stranieri” e “mercenari”, vale a dire ciadiani e sudanesi.
Nel frattempo, un comitato per la riconciliazione di Zintani è arrivato a Sebha domenica, e sta negoziando ventre a terra per porre fine allo spargimento di sangue e mediare una tregua.
“La violenza a Sebha è fomentata da varie motivazioni”, ha affermato un osservatore, “principalmente politiche”; i comitati regionali di riconciliazione, uno dalla Cirenaica e l’altro da Zintan, sono infatti percepiti soprattutto come “lobbisti per le loro fazioni politiche” ha dichiarato.
Il mese scorso, il Governo di Accordo Nazionale ha inviato un’ambulanza e medicinali al Sebha Medical Center, il quale rimane comunque ancora inaccessibile a molti.

An intense shelling of Mortars on the Indian-Company complex in late last night kills Four civilians, a mother and her two children from Tebu and a 9-years old girl from Hasawena tribe, the residential area is mixed of Tebu, Tuaregs and Hasawena tribes, it is yet unverified wether the shells are 120 m.m Mortars locally known as (Hawn) or a Howitzer artillery.
The fight between Tebus and Awlad Sulieman broke out early last month, various tribal efforts inside Sebha and from other towns sought a ceasefire and reconciliation, all failed.
Cyrenaican reconciliation elders sponsored by the HoR arrived to Sebha, a week after the clashes, however, left in vague circumustances, following this, the LNA deployed the Brigadier Mohammed El Manfour to Brak Chati airbase with a military logistics and airforce arsenals, and an operation was announced by the LNA following a meeting with south tribal fugures code-named, “Law enforcement in the south” operation.
However, PC’s response came late and pledged to avail military support to Sixth infantry brigade (largely made up from members of Awlad Sulieman) against what the PC described as “Foreign” and “Mercenaries” namely Chadian and Sudanese.
Meanwhile, a Zintani reconciliation committee arrived to Sebha on Sunday is fiercely negotiating to end the bloodshed and broker a peace truce.
“violence in Sebha is repleated with a various incentives” said one observer, “political as prime reason”. the regional reconciliation committees one from Cyrenaica and the other from Zintan are perceived as “lobbyists for political factions more than a social actors”. he stated.
The GNA sent an ambulance and medicines to Sebha Medical Centre last month, inaccessible remain though to many patients.