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Nel giorno in cui i ministri degli Esteri di Russia, Sergei Lavrov, e di Turchia, Mevlut Cavusoglu, si sono sentiti al telefono per i preparativi della nuova puntata di colloqui di pace sulla Siria che si terrà mercoledì in Kazakistan, i rappresentanti dei ribelli siriani sono tornati a minacciare di non prendervi parte. Lo ha reso noto Ossama Abou Zeid, portavoce della delegazione dell’opposizione armata al regime di Bashar al-Assad, il quale ha comunicato che “a causa delle promesse non mantenute legate alla fine delle ostilità, i gruppi ribelli hanno deciso di non partecipare ad Astana”.
Com’è stato in passato, con tutta probabilità le opposizioni cambieranno idea all’ultimo momento, poiché se non lo facessero perderebbero l’appoggio militare della Turchia, loro sponsor politico.
Il 5 marzo il rappresentante permanente della Russia presso la sede di Ginevra delle Nazioni Unite Alexej Borodavkin ha espresso un auspicio perché ai prossimi negoziati di Ginevra, previsti probabilmente per il 20 marzo, vi partecipino i rappresentanti del gruppo delle opposizioni dei colloqui di Astana.
