Siria. Attacco con il gas a Khan Sheikhun, 72 morti. Chiesta riunione Onu

di Guido Keller

Dalla Siria giungono le drammatiche notizie di un nuovo attacco con il gas in cui hanno perso la vita 72persone, di cui 20 bambini.
Il grave fatto è avvenuto nel pieno di quella che sarebbe dovuta essere la tregua promossa ad Astana da Turchia e Russia, ed ha interessato un’area a Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib.
Ne ha dato notizia l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina alle opposizioni e con sede a Londra, ma che in più occasioni ha dato prova di avere il polso della situazione: secondo l’Osservatorio, che ha ripreso fonti mediche, il bilancio delle vittime sarebbe destinato ad aggravarsi viste le condizioni in cui versano diversi dei 160 intossicati dai gas.
Obiettivo dell’attacco, di cui ancora non si conoscono gli autori, è stata una zona controllata dai ribelli salafiti e dai qaedisti di Jabath Fatah al-Sham, e il responsabile locale del servizio di difesa civile dell’opposizione a Khan Seikhun, Abu Hamdu, ha riferito all’Ap che dopo il ricovero degli intossicati l’ospedale da campo è stato “preso di mira” e distrutto, come pure sono rimaste danneggiate 5 ambulanze.
Le immagini che arrivano sono agghiaccianti, con cadaveri di bambini e adulti sparsi lungo le strade ovunque feriti con le maschere d’ossigeno, gente straziata dal dolore per la perdita di figli e famigliari.
In un primo momento si è parlato dell’impiego di cloro, ma poi fonti mediche hanno riferito che si è trattato di gas sharin lanciato da velivoli.
La Francia e la Gran Bretagna hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu, mentre il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyp Erdogan si sono sentiti al telefono per fare il punto della situazione, ed hanno convenuto la necessità di mantenere la tregua e quanto stabilito nei colloqui di Astana. Fonti presidenziali turche hanno riferito “Erdogan ha detto che un tale attacco è stato “disumano è inaccettabile”.
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu ha dichiarato che siamo davanti a “un crimine contro l’umanità”, che “merita una punizione” e che “può distruggere l’intero processo” di pace in corso.
La Pesc Federica Mogherini ha commentato che quanto accaduto è “orribile” e che è “un drammatico promemoria del fatto che la situazione sul terreno continua ad essere drammatica”. “Ovviamente – ha affermato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue – c’è una primaria responsabilità del regime, perché la sua responsabilità è quella di proteggere il suo popolo, non di attaccarlo”.
Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha affermato in un una nota che “Le notizie di un attacco chimico contro civili inermi in Siria e di bombardamenti sugli ospedali dove erano stati ricoverati i feriti sono sconvolgenti. L’Italia sarà in prima linea al consiglio di sicurezza dell’Onu nella riunione d’urgenza, richiesta da Francia e Regno Unito, e domani alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, nel condannare l’uso di armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana e nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili di questo crimine contro l’umanità.
La comunità internazionale ha il dovere di porre fine alle profonde sofferenze del popolo siriano e di restituire pace, speranza e futuro a quel grande Paese”.