Siria. Cade caccia russo, forse un uccello nel motore

di Francesco Cirillo –

Il ministero della difesa russa ha confermato la caduta in mare di un SU-30SM dopo che era decollato dalla base russa di Hmeimim situata nel governatorato di Latakia, in Siria.
Il jet militare si è schiantato al largo della città di Jabla con i piloti che, secondo le autorità russe, non sono sopravvissuti allo schianto.
Le prime indiscrezioni confermano le cause dell’incidente sarebbero dovute ad un uccello finito in uno dei motori del caccia militare russo.

Il Sukhoi Su-30 è un caccia multiruolo basato sul Su-27UB al quale somiglia per dimensioni e forma, tanto da essere praticamente indistinguibile da quest’ultimo (sono infatti entrambi denominati Flanker C dalla NATO). Il Su-30 è stato sviluppato come caccia intercettore a lungo raggio con capacità di condividere i bersagli tra più aerei: un Su-30 può inviare a 4 aerei le coordinate radar di 10 bersagli (collegamento tipo AWACS). Il Su-30 (Su-27PU) è inteso per supportare il MiG-31, intercettore a lungo raggio più capace, ma anche più costoso, o il Su-27S. Forse proprio per la sua ridondanza con il MiG-31 e Su-27S, ne è stata sviluppata una sottoversione che operasse come cacciabombardiere di precisione, comparabile al McDonnell Douglas F-15E Strike Eagle americano: così nacque il Su-30M. Le relative versioni da esportazione hanno capacità di attacco e bombardamento.