Siria. Curdi e forze democratiche prendono l’aeroporto di Tabqa

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Le forze democratiche siriane, insieme che raccoglie diversi gruppi tra cui le milizie cristiane, quelle sunnite anti-Isis e soprattutto i curdi dell’Ypg, ala armata del Partito dell’Unione democratica (Pyd, vedi l’intervista di Ng al leader Saleh Muslim Mohammed), sono riuscite oggi a prendere il controllo dell’aeroporto di Tabqa, nel nord della Siria, distante solo una cinquantina di chilometri dalla capitale dello Stato Islamico Raqqa.
La conquista dello scalo riveste un ruolo strategico fondamentale, in quanto, una volta bonificato dalle mine, consentirà l’arrivo via aerea dei mezzi necessari per colpire in modo risolutivo Raqqa.
Tuttavia prima c’è da prendere il controllo dell’importante diga di Tabqa, 11,9 milioni di metri cubi d’acqua che potrebbero investire la regione se l’impianto, alto 60 metri e fortemente danneggiato dai bombardamenti della coalizione, non verrà messo in sicurezza.
Ieri l’amministrazione dell’Isis aveva in un primo momento disposto lo sfollamento dei 250mila abitanti di Raqqa proprio per il rischio di rottura della diga, ma poi vi è stato un contrordine in cui si è ricordato alla popolazione che nessuno può lasciare la città, pena la fucilazione.
L’operazione dei curdi si chiama “Rabbia dell’Eufrate”, in risposta a quella denominata “Scudo dell’Eufrate” dei nemici turchi.