Siria. de Mistura a Mosca, ma la soluzione del conflitto potrebbe essere la federazione

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Sono ripresi ad Astana, in Kazakistan, i colloqui sulla tregua e la pace in Siria, voluti dai governi di Mosca, Ankara e Teheran, al quale prendono parte rappresentanti del governo siriano e di numerosi gruppi di ribelli.
Al momento la tregua sembra reggere, nonostante vi siano sporadici episodi di infrazioni addebitabili ad entrambe le parti.
Restano fuori dal cessate-il-fuoco i gruppi terroristici dell’Isis e di Jabat Fatah al-Sham (diramazione siriana di al-Qaeda).
L’inviato dell’Onu per la crisi siriana Staffan de Mistura sta tuttavia cercando di premere perché i colloqui riprendano anche a Ginevra, in modo che la risoluzione della crisi e quindi il futuro della Siria possano avere il cappello delle Nazioni Unite.
Oggi de Mistura ha incontrato a Mosca il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il quale gli ha portato la posizione della Russia: “Siamo ben consapevoli – ha detto Shoigu – che da qualcosa si deve iniziare. A nostro avviso, sarebbe molto bello iniziare con una discussione del progetto di Costituzione. Il progetto di Costituzione in sé non porta alcuna quadro chiaro, è una questione di dialogo e confronto. Il progetto di Costituzione deve essere discusso da tutti i settori della società siriana”.
Prima di recarsi in Russia de Mistura ha visto a Roma il premier italiano Paolo Gentiloni, al quale ha spiegato che “L’ipotesi di una spartizione di una divisione in zone di influenza della Siria è la peggiore ipotesi possibile. Perché sappiamo che questo può produrre una continuazione per anni e anni di una forma di guerriglia e instabilità. Da parte dell’Onu non c’è alcuna intenzione di favorire una spartizione”.
Quella di assegnare nel quadro di una soluzione del conflitto aree ai ribelli, ai curdi ed a altre minoranze (come i turcomanni appoggiati da Ankara) è una delle ipotesi che al momento va per la maggiore: la Siria rimarrebbe uno stato unico però con forti autonomie territoriali, mentre il ruolo del presidente (altro ostacolo) sarebbe quello di una figura di rappresentanza e di garanzia della Costituzione.
I colloqui a Ginevra dovrebbero tenersi il 23 febbraio.