Siria. Erdogan conferma l’abbattimento dell’elicottero ad opera dell’Ypg curdo

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Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha confermato l’abbattimento di ieri di un elicottero ad opera dei miliziani curdo-siriani dell’Ypg, un velivolo d’attacco modello T129.
“Uno dei nostri elicotteri è stato abbattuto”, ha detto Erdogan durante un suo intervento, sottolineando che “la pagheranno cara”.
C’è discordanza circa il luogo di abbattimento dell’elicottero, secondo i curdi nella zona di Rajo, in Siria, mentre per i turchi nella provincia dell’Hatay e quindi in territorio turco.
Nello schianto sono rimasti uccisi due militari, cosa che porta a 22 il numero delle vittime turche da quando una ventina di giorni fa ha preso il via l’operazione “Ramo d’ulivo” di Erdogan e delle milizie ribelli siriane alleate (perlopiù turcomanni) contro i curdi dell’Ypg, ala armata del Partito democratico (Pyd).
Erdogan ha deciso di colpire i curdi, autori della prima versa resistenza all’Isis (si pensi alla battaglia di Kobane) accusandoli di interazione con il Pkk, ma in realtà per toglierne il controllo dei territori ad ovest situati lungo il confine e quindi per garantire spazi ai ribelli siriani.
Solo pochi giorni fa i miliziani curdi avevano centrato un carrarmato e nell’esplosione erano morti cinque militari turchi.