Siria. Gli usa inviano militari per la presa di Raqqa

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Gli Stati Uniti intendono prendere parte alla liberazione di Raqqa, capitale siriana dello Stato Islamico, e già in queste ore stanno arrivando nell’area uomini e mezzi. L’iniziativa, debitamente concordata con il governo siriano, la Russia e l’alleata Turchia, è stata voluta dal presidente Donald Trump al fine di dare una spallata all’Isis, ma va letta anche nella necessità di sostenere sul posto il ruolo politico dei curdi dell’Ypg, i quali hanno infatti accettato di ritirarsi dall’asse Manbij (Bambice) – al-Bab per fare spazio alle truppe siriane che così fungerebbero da cuscinetto tra loro e i nemici turchi.
Oltre ai 500 militari stabiliti come tetto massimo dall’amministrazione Obama, sarebbero già giunti in Siria i primi dei mille soldati designati per l’operazione; John Dorrian, portavoce dell’Operation Inherent Resolve (Oir, la missione USA in Siria), ha spiegato che al momento “Si tratta di circa 400 uomini, tra marines e rangers, impiegati a titolo temporaneo”, che opereranno in collaborazione con le Forze Democratiche Siriane (quindi anche i curdo-siriani e le milizie varie tra cui quelle cristiane) e che comunque “non saranno schierati sul fronte”.