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Prosegue l’offensiva dei militari regolari siriani ad Aleppo est, i quali sono riusciti a prendere “al cento per cento il controllo del quartiere Hanano”, come hanno riferito fonti militari. Nel 2012 Hanno era stato il primo quartiere della popolosa città a passare sotto il controllo dei ribelli, ai quali si sono subito aggiunti i gruppi salafiti di Ansar al-Sham e di Yaish al-Islam, oltre che i qaedisti di Jabat Fath al-Sham (ex al-Nusra).
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo vicino alle opposizioni e con sede a Londra, ma che ha dato in più occasioni prova di avere il polso della situazione, dall’offensiva che ha avuto inizio il 15 novembre sono state uccise 357 persone nella città e nei dintorni, per la maggior parte combattenti.
Mosca, che collabora con le forse siriane con l’appoggio aereo, ha reso noto che i ribelli hanno usato in settembre armi chimiche contro il centro abitato di Marat-Um-Khaush: è stato recuperato un proiettile artigianale da 240 millimetri con “dimostrata la presenza dell’iprite”. Il proiettile “è stato sigillato ermeticamente e portato nel territorio del centro per la riconciliazione delle parti belligeranti” ad Aleppo, struttura del ministero della Difesa russo, “per un ulteriore studio”.
