Siria. La base aerea colpita da Trump tornata attiva. I russi piazzano gli S-400

di Francesco Cirillo –

La base aerea siriana di al-Shayrat, bersaglio nella notte di venerdì di 59 missili Tomahawk statunitensi (la metà probabilmente hanno sbagliato l’obiettivo), è già tornata operativa. Lo ha reso noto alla tv al-Arabiya l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione con sede a Londra e vicina alle opposizioni, il quale ha riferito che già oggi si sono alzati in volo dalla base aerei che hanno compiuto nuovi raid contro le forze ribelli.
Fonti delle forze di Damasco hanno confermato di aver fatto l’impossibile per mantenere in funzione la base. Inoltre sembra che i raid hanno colpito ancora una volta la città di Khan Sheikhun, oggetto del presunto attacco chimico, come pure postazioni dell’Isis nei pressi nell’area di Palmira.
Intanto Mosca si è mossa per consolidare la difesa aerea di Damasco e quella intorno alle basi russe di stanza in Siria. Il portavoce delle forze aerospaziali russe, Victor Gumenni, ha riferito che i sistemi S-400, che rappresentano l’ultima generazione russa di sistema missilistici da difesa, verranno armati con nuovi vettori capaci di abbattere bersagli nello spazio, ovvero sono in gradi di colpire bersagli su una lunga distanza e ad alta velocità.