Siria. Le Sdf sparano sui regolari. Konashenkov minaccia la risposta al fuoco

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Dopo aver rotto l’assedio su Deir ez-Zor, città situata non lontano dal confine con l’Iraq, i militari regolari siriani continuano a combattere contro i jihadisti dell’Isis che controllano parte della città e della provincia.
Tuttavia oggi è giunta notizia di incidenti nella parte settentrionale dell’omonima provincia dove, come ha spiegato il portavoce del ministro della Difesa russo generale Igor Konashenkov, “Le truppe siriane sono state sottoposte per due volte a colpi di artiglieria e mortaio, sulla riva orientale dell’Eufrate, dove si trovano i combattenti delle Forze siriane Democratiche (Sdf) e forze speciali degli Stati Uniti”.
Sdf è una sigla che raccoglie diverse milizie, da quelle curde dell’Ypg, a quelle cristiane, a quelle sciite, a quelle sunnite non allineate con ribelli o Isis: come dall’intesa non scritta precedente alla battaglia di Deir ez-Zor, le Sdf si sarebbero dovute attestare nel nord della provincia a ovest dell’Eufrate, senza prendere parte alla liberazione della città. Tra l’altro per combattere nella provincia di Deir ez-Zor le Sdf hanno ridotto al minimo le operazioni u Raqqa spostando uomini e mezzi a sud-est.
Konachenkov avvertito l’esercito Usa, che sostengono le Sdf e che di fatto le guidano, che a un altro incidente dello stesso seguirà una risposta ferma.
Il generale ha inoltre notato che “Durante le ultime 24 ore le truppe del governo siriano hanno continuato le loro operazioni offensive per distruggere l’ultima testa di ponte dell’Isis vicino alla città di Deir ez-Zor”, ed ora “più dell’85% del territorio della città è sotto il pieno controllo delle truppe siriane. La settimana prossima Deir ez-Zor sarà liberata completamente”.