Siria. L’Opac non ancora a Douma. Al-Assad restituisce alla Francia la Legion d’onore

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I tecnici dell’Opac non sono ancora arrivati nel luogo di Douma, nella Ghouta orientale, dove vi sarebbe stato l’attacco con i gas del 7 aprile scorso per il quale Usa, Gran Bretagna e Francia hanno fatto piovere sulla Siria 105 missili Tomahaw, 73 dei quali fermati dalla difesa siriana ed alcuni inesplosi, portati con tutta probabilità a Mosca.
A frenare gli ispettori vi è la situazione precaria della sicurezza, dopo che ieri gli stessi sono stati oggetto di colpi di arma da fuoco man mano che si avvicinavano al lougo dei fatti. Come ha riferito all’Afp un funzionario dell’Onu, “I colpi sono stati sparati contro una squadra di sicurezza delle Nazioni Unite che stava facendo una ricognizione”, “non sono stati feriti e sono tornati a Damasco”.
Intanto la Russia continua ad insistere sul fatto che la responsabilità dell’attacco, se mai ci sia stato, non è da attribuirsi ai regolari, i quali tra l’altro avevano ormai preso la quasi totalità del controllo dell’area.
Alexandr Rodionov, portavoce delle truppe russe di difesa radioattiva, chimica e batteriologica, ha reso noto che a Douma è stato rinvenuto un laboratorio per la produzione di sostanze chimiche ed in esso bidoni di cloro e componenti per il gas mostarda. Secondo Rodionov uno dei bidoni di cloro ritrovati è “simile a quello usato dai ribelli nella messa in scena”.
In conseguenza all’attacco missilistico del 14 aprile il presidente siriano Bashar al-Assad ha restituito alla Francia la Legion d’onore di cui era stato insignito nel 2001 dall’allora presidente Jacques Chirac, ed in una nota del governo di Damasco si legge che “Il presidente al-Assad non è onorato di portare un’onorificenza di un regime servo degli Stati Uniti che sostiene le organizzazioni terroristiche in Siria e attacca uno stato membro delle Nazioni Unite, violando le basilari regole del diritto internazionale. La Siria, che ha sempre rispettato i rapporti tra le nazioni, non accetta alcuna forma di ingerenza dall’esterno, specie da regimi politicamente adolescenziali che non hanno esperienza, saggezza e sobrietà, regimi che si basano sugli interessi personali a danno di quelli del popolo. Il tempo del colonialismo è finito”,
Il gesto di Bashar al-Assad precede di poco quello di Parigi, dove era stata avviata la procedura per la revoca dell’onorificenza.