Spagna. Commissariati i Mossos d’Esquadra: Madrid cerca di impedire il referendum indipendentista

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Man mano che si avvicina la data del 1 ottobre fissata dal presidente della Regione autonoma della Catalogna, Carlos Puigdemont, per il referendum indipendentista, si moltiplicano le iniziative del governo centrale per ostacolare l’iniziativa, giudicata incostituzionale dalla Suprema Corte.
Dopo gli arresti dei giorni scorsi di dirigenti e funzionari regionali, a cui sono seguite proteste e manifestazioni di piazza, la polizia regionale dei Mossos d’Esquadra è stata commissariata dal ministero dell’Interno spagnolo, per cui Madrid ha assunto direttamente il coordinamento delle forze di sicurezza in Catalogna.
Il consigliere per gli Affari interni della regione, Joaquim Forn, rha definito “intollerabile che lo Stato diriga le operazioni di polizia in Catalogna attraverso un alto dirigente del ministero”. Tuttavia a rendere difficoltosa la consultazione referendaria, approvata il 6 ottobre dal parlamento regionale con con 72 voti a favore, 11 astensioni e nessun contrario, sono stati il sequestro di milioni di schede e il blocco dell’invio per posta delle lettere destinate ai componenti dei seggi elettorali.
In Catalogna sono arrivate unità della Policia Nacional e della Guardia Civil, ufficialmente “in appoggio” ai Mossos d’Esquadra, questi accusati dalla stampa nazionale di aver tenuto un atteggiamento troppo morbido nei confronti degli indipendentisti catalani.
Non è la prima volta che in Catalogna si tiene un referendum del genere: nel novembre 2014 il 72% dei 2 milioni di catalani (su 4,5 milioni di aventi diritto) che avevano preso parte alla consultazione referendaria indetta dall’allora governatore Artur Mas si era detto favorevole all’indipendenza.
Il risultato, scontato, aveva comunque un valore prettamente simbolico (e forse propagandistico), in quanto già prima la Corte costituzionale del paese, interrogata dalle autorità centrali di Madrid, aveva dichiarato nulla la consultazione elettorale poiché non era prevista (e non lo è tutt’oggi) la possibilità per una regione spagnola di costituirsi in nazione indipendente.