Spagna. La Catalogna dichiara l’indipendenza

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È infine arrivata la decisione del parlamento di Barcellona di dichiarare l’indipendenza della Catalogna; la mozione che prevede la secessione della regione dalla Spagna è stata infatti approvata questo pomeriggio, con una votazione segreta ed a larghissima maggioranza, considerando che i partiti di opposizione non vi hanno preso parte per protesta.
Preso atto del risultato del voto, la presidente del parlamento di Barcellona, Carme Forcadell, ha quindi annunciato che verrà dichiarata l’autodeterminazione, mentre nell’aula si è cominciato a cantare l’inno catalano e a gridare “Viva la Repubblica”; manifestazioni di giubilo analoghe si sono poi verificate anche al di fuori del palazzo, dove migliaia di cittadini si sono radunati per festeggiare l’avvenimento.
Non si è fatta attendere anche la reazione, di tutt’altro tenore ed arrivata tramite Twitter, del premier spagnolo Mariano Rajoy, il quale ha invitato i suoi concittadini a “mantenere la calma”, garantendo che “lo stato di diritto riporterà la legalità in Catalogna”.
La dichiarazione dell’indipendenza è arrivata in seguito alla decisione del governo di Madrid di applicare l’articolo 155, il quale consente all’esecutivo di sospendere l’autonomia della Catalogna e di commissariarne l’amministrazione: una scelta questa fatta in seguito alla mancata risposta del presidente catalano, Carles Puigdemont, alla richiesta avanzata da Madrid di rendere esplicito se, in seguito al referendum tenutosi illegalmente nella regione riguardante una possibile secessione, sia stata o meno dichiarata l’indipendenza.
Rajoy ha infatti dichiarato: “Puigdemont non ha voluto rispondere”, di conseguenza “è stato lui stesso, e soltanto lui, a scegliere per l’attivazione dell’articolo 155”; il premier ha inoltre affermato che “nessun governo democratico sarebbe rimasto impassibile di fronte ad una simile situazione”.
La procura generale spagnola è quindi ora pronta a richiedere per Puigdemont l’incriminazione per “ribellione”, un’accusa che potrebbe comportare per lui una pena anche di 30 anni di reclusione.
Anche ora rimane comunque altamente improbabile che Barcellona riesca ad ottenere una reale indipendenza da Madrid, benché la Catalogna rappresenti il 20% del Pil nazionale spagnolo (anche se questo ultimo mese ha visto la fuga di migliaia di società), il 44% delle sue esportazioni sono verso il resto della penisola iberica, implicando l’impraticabilità di una rottura dei rapporti con la Spagna, pena il collasso economico; a questo si aggiunge poi l’isolamento politico a cui l’ipotetica repubblica sarebbe sottoposta dall’Unione Europea (di cui vorrebbe invece far parte), i cui membri hanno già dichiarato che non la riconosceranno come stato sovrano.