Strage di bambini in una scuola del Texas

di Guido Keller

Ennesima strage nelle scuole negli Usa, dove i vari dibattiti televisivi e le promesse elettorali poco servono nel contrasto alla diffusione delle armi anche d’assalto, troppo facili da reperire in diversi Stati anche grazie al Secondo emendamento. Questo, datato al 1791, ancora oggi stabilisce nella Costituzione che “il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”, e tanto basta alla lobby delle armi per lucrare sulla sicurezza dei cittadini.
Così a soli pochi giorni dalla strage di Buffalo, dove il 18enne suprematista bianco Payton S. Gendro ha accoppato 10 persone, oggi un altro 18enne, Salvador Ramos, è entrato armato di pistola e di fucile in una scuola ed ha ucciso 19 bambini due insegnanti, prima di venir freddato dalla polizia. Il fatto è avvenuto nella scuola elementare Robb di Uvalde, cittadina di 16mila abitanti del Texas, a un’ora e mezza da San Antonio, e nel conflitto a fuoco sono rimasti feriti due agenti. L’assassino aveva comprato le armi in modo legale, appena compiuta la maggiore età.
La libertà di acquistare armi in Texas è garantita per tutti dietro una regolamentazione morbida, e nello Stato sono oltre un milione le armi da difesa personale registrate; vi è poi un mercato di armi illegali, per cui non si conosce il reale quantitativo di pistole e fucili che circolano per il paese.
Ed anche in questa occasione arrivano, dopo lo sgomento, puntuali le lacrime dei politici e degli amministratori, primo fra tutti il presidente Usa Joe Biden, il quale ha affermato che “Sono stanco, dobbiamo agire e affrontare la lobby delle armi”.
Parole e lacrime di sempre, che seguono ormai di prassi i molti fatti di cronaca:

– nel 1984 il 42enne James Huberty spara in un ristorante McDonald’s avvenuta nel quartiere San Ysidro di San Diego (California): uccide 21 persone prima di venire freddato da un cecchino;

– nel 1991 in una Caffetteria Luby’s a Killeen, in Texas, George Hennard uccide 23 persone e ne ferisce 23 prima di suicidarsi;

– nel 1999 due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, sparano su studenti e insegnanti uccidendo 13 persone e ferendone 21 prima di suicidarsi;

– nel 2007 lo studente 23enne Cho Seung-hui entra con due pistole nel Virginia Polytechnic Institute, uccide 32 persone e ne ferisce 23 prima di suicidarsi;

– nel 2012 ad Aurora, in Colorado il 24enne James Holmes, ex dottorando di neuroscienze, spara durante la proiezione di un film uccidendo 12 persone e ferendone 70;

– nel 2012 in Connecticut, presso la Sandy Hook elementary school, il 20enne Adam Lanza uccide 27 bambini prima di suicidarsi;

– nel 2012 il 17enne Thomas Michael “T. J.” Lane spara nella mensa della Chardon High School, nell’omonima cittadina dell’Ohio, uccidendo 3 studenti e ferendone altri 3 prima di venir catturato;

nel 2014 a Isla Vista, in Colorado, lo studente 23enne Elliot Rodger uccide 6 persone prima di venire freddato dagli agenti;

– nel 2015 presso la Emanuel African Methodist Episcopal Church, una chiesa gospel di Charleston, nella Carolina del Sud, il 21enne Dylann Roof uccide per motivi legati al razzismo 9 persone;

– nel 2015 il 26enne Harper-Mercer uccide 9 persone e ne ferisce 8 prima di suicidarsi nel campus dell’Umpqua Community College vicino a Roseburg, in Oregon;

– nel 2015 Rizwan Farook e Tashfeen Malik si recano in un centro sociale per disabili a San Bernardino, in California, ed uccidono 14 persone e ne feriscono 24. Poi vengono uccisi in un conflitto a fuoco con la polizia mentre tentano la fuga;

– nel 2016 a Orlando, in Florida, il 30enne Omar Mateen entra in un locale gay ed uccide per motivi omofonici 49 persone e ne ferisce 58; viene poi freddato dagli agenti;

– nel 2017 il 64enne Stephen Paddock uccide durante un concerto a Paradise, in Nevada, 60 persone servendosi di 23 armi fra cui fucili d’assalto, prima di venire neutralizzato dagli agenti:

– nel 2018 in Florida, presso la Stoneman Douglas High School di Parkland, il 17enne Nikolas Jacob Cruz uccide 17 persone, quasi tutti studenti, e ne ferisce altri 17;

– nel 2019 il 24enne Connor Stephen Betts uccide presso il Ned Peppers Bar di Dayton, Ohio, 9 persone prima di venire colpito a morte dagli agenti;

– nel 2018 in un bar di Thousand Oaks, California, il 28enne Ian David Long uccide 12 persone, tra cui 7 studenti, prima di venire ucciso dagli agenti;

– nel 2019 a El Paso (Texas) il 21enne Patrick Crusius uccide in un centro commerciale 22 persone e ne ferisce 24, poi verrà catturato;

– nel 2022 a Buffalo, nello stato di New York, il 18enne Payton S. Gendro uccide 10 persone per motivi legati al razzismo, poi viene arrestato;

– nel 2022 a Uvalde, Texas, il 18enne Salvador Ramos uccide 19 bambini e 2 insegnanti prima di venire a sua volta ucciso dalla polizia.