Strage di Berlino: si cerca un tunisino. Forse due i terroristi

di Guido Keller –

BERLINO. La polizia tedesca è alla ricerca di un tunisino sospettato di essere l‘attentatore della strage di lunedì al Mercatino di Natale di Berlino, nei pressi della chiesa del Ricordo.
Lo ha reso noto la Allgemeine Zeitung, la quale ha riportato che i documenti del sospetto sono stati trovati all’interno del Tir usato nell’attacco. L’uomo, che si è dato subito alla fuga dopo l’impatto che ha ucciso 12 persone e che ne ha ferite 48, potrebbe essere ancora nella capitale tedesca o a Colonia, dove potrebbe aver trovato rifugio presso la comunità islamica. Di lui si sa che aveva richiesto asilo e che abitava in un campo profughi del Nord-Westfalia. Ha 21 anni, ed in queste ore la sua immagine viene diffusa sui media.
Non viene tuttavia scartata l’ipotesi che a bordo oltre a lui vi fosse stato un secondo terrorista, che avrebbe trattenuto l’autista polacco mentre il primo guidava.
E’ invece stato escluso dalle indagini il 23enne pakistano arrestato immediatamente dopo l’attacco terroristico, poiché è stata appuratala sua estraneità ai fatti come pure non era precisa la descrizione fatta da un testimone. L’Isis, che da subito aveva rivendicato l’attentato attraverso la sua agenzia Amaq, aveva indicato semplicemente che l’attentatore è un proprio combattente.
E’ anche emerso che l’autista polacco del mezzo, carico di 12 tonnellate di acciaio, ha lottato fino all’ultimo per evitare lo scontro con la folla. L’autopsia ha infatti rilevato che Lukasz Robert Urban era ancora in vita al momento dell’attacco, e gli investigatori ritengono che vi è stata un’accesa colluttazione nella cabina di guida, dove l’autista è stato colpito con un coltello e con un’arma di piccolo calibro. Da qui l’ipotesi di un secondo terrorista a bordo: Urban era altro 1,80 mentre e pesava 130 chili, difficile che sia stata una sola persona, per di più impegnata alla guida, a bloccarlo.
Lo spedizioniere polacco Ariel Zurawski aveva da subito spiegato che alla guida del mezzo, diretto in Polonia, vi era suo cugino, che dalle 16.00 di domenica non rispondeva al telefono nonostante la moglie lo stesse cercando e che era persona seria e con esperienza. Era partito da Cisinello Balsamo e contava di arrivare in Polonia per preparare i festeggiamenti di natale con la moglie e il figlio. Ad un certo punto del tragitto il gps che controllava la corsa del camion è stato staccato. Gli inquirenti hanno ricostruito che il pesante mezzo è arrivato dalla Budapester Strasse, si è scagliato nel mercato percorrendo una sessantina di metri per poi fermarsi su alcune casette di legno per la vendita dei prodotti natalizi.
Dei feriti, 14 lo sono ancora in modo grave, mentre è ancora dispersa Fabrizia di Lorenzo, di Sulmona, per la quale la famiglia ha detto di nutrire poche speranze di trovarla in vita. Tra i feriti si contano altri 3 italiani, colpiti in modo lieve e già dimessi dai nosocomi.
Intanto sul piano politico viene messa sotto accusa ancora una volta la politica dell’accoglienza della cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo che la stessa ha già perso le ultime regionali in tutta la Germania, tra cui il 18 settembre proprio a Berlino. La destra estrema di Alternative fuer Deutschland (Afd), guidata da Frauke Petry, ha indetto per oggi una manifestazione anti-migranti, mentre le formazioni di sinistra si incontreranno a Berlino per un momento di raccoglimento.

Nella seconda foto: l’autista del mezzo, Lukas Robert Urban.