Sudan. Al via la Scuola Femminile di al-Yarmouk, finanziata dall’Italia con UNDP e la DDR Commision

di Francesca Nardi *

Si è svolta ieri a Jabal Awlia a Mayo, quartiere tra i più poveri della periferia settentrionale di Khartoum, la posa della prima pietra della Scuola Femminile nell’ambito del progetto UNDP C2SP finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo volto a consolidare la resilienza, la coesione sociale, la creazione di opportunità di lavoro e la prevenzione di possibili forme di “radicalizzazione” giovanile.
La cerimonia, aperta dai rappresentati comunitari, ha visto la partecipazione dell’ambasciatore Italiano in Sudan Fabrizio Lobasso, del direttore UNDP Sudan, del direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo a Khartoum Vincenzo Racalbuto, del commissionario generale del Disarmo e Riabilitazione degli ex combattenti (DDR), e di rappresentanti dello Stato di Khartoum
Il progetto prevede la costruzione di una scuola di otto classi che andranno ad aggiungersi alle 13 classi esistenti dell’unica scuola del quartiere al-Yarmouk (Mayo) e al suo interno potrà ospitare un Centro Comunitario per Donne quale centro di ritrovo e di scambio di know-how per attività generatrici di reddito che abbiano una ricaduta positiva sulla comunità.
Il rappresentante UNDP ha aperto il suo intervento affermando che la scuola di al-Yarmouk è di primaria importanza in quanto verrà realizzata in un quartiere con un elevato tasso di abbandono scolastico aggravato da un totale isolamento durante la stagione delle piogge. In linea anche il generale Salah Eltayeb Awad, Commissario Generale del DDR che ha ricordato come investire in una scuola femminile significa investire nel futuro della comunità e della società.
L’ambasciatore Lobasso ha assicurato che la scuola garantirà un accesso inclusivo, equo e di qualità in linea con l’impegno dell’Italia nel perseguire gli obiettivi di Education for All (Educazione per tutti) e del quarto Obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazione Unite.
Attraverso questa scuola – ha aggiunto – la Cooperazione Italiana promuove l’uguaglianza di genere e il contrasto dell’estremismo violento e dei fenomeni di possibile radicalizzazione tra i giovani, con il supporto del Community Management Committee (CMC) istituito ad Hoc nell’ambito del progetto. Il nostro impegno a Mayo – ha concluso l’ambasciatore Lobasso – è dimostrato da questo progetto e dall’Ospedale di Emergency attivissimo per i meno abbienti con cure gratuite, nonché per contribuire alla lotta contro la malnutrizione: dove vi è necessità di peacekeeping e peacebuilding, l’Italia c’è e ci sarà sempre

* Communication Office Cooperazione allo Sviluppo.