Sudan. Nuoto per tutti: l’Italia promuove percorsi di inclusione per bambini con disabilità attraverso lo sport

Cs amb. italiana in Sudan

KARTHOUM. Ancora una volta l’Italia è in prima linea nel promuovere l’inclusione sociale dei minori con disabilità con l’iniziativa pilota “Special Seeds Swim”,finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Khartoum, la Federazione NuotoSudanese e la sede Italiana della Handicapped Scuba Association.
Dal 26 al 29 ottobre, 22 istruttori della Federazione Nuoto Sudanese sono stati formati in tecniche di idroterapia per persone con disabilità da due tecnici italiani, Mario Franchi e Simona Schiava, conseguendo un diploma della Handicapped Scuba Association, che abilita a insegnare nuoto a persone con disabilità. Al termine della formazione, due sessioni di idroterapia con minori disabili hanno coronato l’iniziativa, riscuotendo un enorme successo tra le famiglie dei bambini coinvolti.
Si tratta di un altro passo nel sostenere una partecipazione piena delle persone con disabilità alla vita della comunità: dopo la cucina, la pittura e la musica, adesso è attraverso lo sport che l’Italia si fa testimone di percorsi di inclusione sociale. Semplici momenti di benessere dei bambini con disabilità possono rinvigorire l’impegno della comunità a una maggiore inclusione. Basti pensare che i 22 partecipanti hanno già sviluppato piccoli progetti per svolgere sessioni di idroterapia, mentre le istituzioni si sono impegnate a mettere a disposizione una piscina per ulteriori corsi di nuoto per bambini e adulti con disabilità.
“Ci auguriamo che da questa iniziativa possano sorgerne delle altre. Lo sport è per eccellenza mezzo di inclusione, sia nella vita quotidiana che a livello simbolico nelle grandi competizioni”, ha dichiarato il Segretario Generale del Consiglio per le Persone con Disabilità, Mr Badraldeen. A tal proposito, il nostro sogno sono le Para-Olimpiadi di Tokio 2020, risultato di un impegno delle istituzioni per l’inclusione iniziato con la ratifica della CRPD nel 2009, ma anche stimolo per il pieno riconoscimento del ruolo attivo delle persone con disabilità nel Paese”. Sogno condiviso – quello delle Paraolimpiadi di Tokio 2020 – anche dal Presidente del Comitato Olimpico, Mr Hashim Haron e dal Segretario Generale della Federazione Sudanese Nuoto, Mr Asad Ahmed Abd Elrahman: ringraziando il Governo Italiano per l’iniziativa, questi si sono impegnati a seguirne la scia e far germogliare il seme dell’inclusione attraverso gli sport acquatici.