Svezia. Archiviate le accuse di stupro per Assange, che però resta nell’ambasciata dell’Ecuador

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Non può ancora ritenersi libero e senza problemi il fondatore di Wikileaks Julian Assange, ma certo la decisione di oggi della Procura svedese di archiviare l’inchiesta nei confronti per violenza sessuale con il relativo ritiro del mandato di arresto internazionale gli dà una mano. “Una vittoria”, ha commentato il suo legale.
Le indagini sono iniziate 7 anni fa, e da 5 Assange è rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dalla quale non può tuttavia allontanarsi per non essere arrestato da Scotland Yard a causa del mandato di arresto emesso a suo tempo dagli Stati Uniti per aver messo in rete una miriade di documenti segreti riguardanti la politica interna ed esterna di Washington, nonché molte scomode verità sulle missioni in Iraq e in Afghanistan, tra cui le prove dei rapporti tra i servizi segreti Usa e i talebani, ma anche l’uccisione di civili e la presenza di un’unità specifica di militari con “licenza di uccidere”.
Wikileaks ha svelato anche il doppio gioco del Pakistan, alleato degli Usa, la corruzione in Kenya, le torture a Guantanamo e il supporto all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro sporco di un’importante banca svizzera.