Taiwan. Progetto di condivisione con la Cina dei dati satellitari per prevedere i terremoti

Notizie Geopolitiche –

Nei giorni scorsi Cina e Taiwan hanno sottoscritto uno storico accordo volto a condividere i dati satellitari circa le emissioni elettromagnetiche per individuare possibili terremoti.
Si tratta di un passo innovativo non solo per la scienza, ma anche per gli aspetti geopolitici, se si pensa che la Repubblica di Cina e la Repubblica Popolare Cinese non si riconoscono a vicenda ed entrambe ritengono l’altra secessionista. Addirittura nel 1971 Taiwan ha dovuto lasciare l’Onu per permettere alla Repubblica Popolare Cinese di entrarvi.
Un satellite di sorveglianza elettromagnetica è un ricognitore geostazionario dotato di sensori avanzati che possono intercettare segnali radio estremamente deboli. I dati raccolti possono essere usati per scopi civili, ad esempio lo studio di disturbi elettronici nell’atmosfera causati da terremoti e attività vulcaniche, ma possono anche avere applicazioni militari, come l’individuazione delle stazioni di radar, la dislocazione di missili e di altre strutture della difesa.
Tuttavia, almeno ufficialmente, agli scienziati dei due paesi interessa monitorare i “suoni” quasi impercettibili emessi dalle rocce che potrebbero annunciare con una settimana di anticipo un evento sismico.
Jann-yenq Liu, professore di Scienze spaziali presso l’Università Centrale nazionale di Taiwan, ha affermato che “Abbiamo visto un rapido avanzamento della tecnologia negli ultimi anni e il nuovo satellite raccoglierà una grande quantità di dati preziosi”: “La speranza di raggiungere la previsione del terremoto è più alta che mai”.