Tajani alla conferenza sul digitale e sul governo delle piattaforme online

di Carlo Corazza *

BRUXELLES. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha aperto oggi a Bruxelles la conferenza di Alto livello sul digitale e per il governo delle piattaforme online. L’evento si iscrive nel quadro dell’iniziativa ´´Il Parlamento dei cittadini´´.
Nel suo intervento davanti ai rappresentati delle istituzioni europee e nazionali, e dei principali rappresentanti del settore – inclusi Facebook e Google – Tajani ha sottolineato la necessità di governare le piattaforme digitali, coniugando i principi di libertà e responsabilità, di tassare i giganti del web dove creano valore e di favorire maggiori investimenti nell’economia digitale e nella formazione.

Liberta e responsabilità.
Nel suo discorso Tajani ha spiegato che “Per esprimere tutte le sue potenzialità di crescita, occupazione o sviluppo tecnologico la rivoluzione digitale ha bisogno di libertà. Non dobbiamo però dimenticare che, nelle nostre democrazie liberali, la libertà deve essere accompagnata dalla responsabilità.
I giganti del Web devono essere soggetti alle stesse regole su protezione dei lavoratori, privacy, consumatori, trasparenza, tassazione o proprietà intellettuale previste per le altre imprese. Questo anche per garantire una concorrenza leale con gli operatori tradizionali.
Le piattaforme che di fatto si comportano come editori, devono anch’esse essere responsabili dei contenuti. Non possono permettere impunemente la diffusione di pedo-pornografia, vendita illegale di armi, messaggi di radicalizzazione e di propaganda terroristica, odio razziale, contraffazione o notizie palesemente false.
La vicenda Cambridge Analytica ci impone di non abbassare la guardia. Dobbiamo pretendere tutti i chiarimenti necessari sul possibile utilizzo dei nostri dati per manipolare i risultati elettorali, a cominciare dal referendum sulla Brexit. Per questo, ho invitato Mark Zuckerberg a comparire di persona davanti al Parlamento europeo per rispondere a 500 milioni di europei. Mi aspetto una sua piena collaborazione per ristabilire la fiducia dei nostri cittadini.”

Una tassazione più equa.
“Quando alcuni Stati, che beneficiano del mercato interno, offrono condizioni irrisorie, palesemente inique, a multinazionali e giganti del web per attirarli sul proprio territorio, di fatto danneggiano tutta l’Unione.
Come proposto da Parlamento e Commissione, le piattaforme andrebbero tassate dove creano valore; ossia dove raccolgono pubblicità, vendono dati, hanno visualizzazioni e contatti, o effettuano transazioni.
Con il sistema di risorse proprie chiesto dal Parlamento, queste entrate consentirebbero di aumentare notevolmente il bilancio Ue senza gravare sui cittadini”.

Più investimenti nel digitale per competitività e lavoro.
“L’Unione è la nostra forza. Per far crescere start up e modelli di business innovativi, abbiamo bisogno di economie di scale e risorse. Solo insieme, in un mercato integrato del digitale con 500 milioni di utenti, possiamo avere successo. Nessuno Stato membro da solo è in grado di sviluppare la connettività 5G, la cybersicurezza, la gestione di grandi quantità di dati.
Dall’avvento di internet figure professionali come l’analista di dati, i programmatori di software, i creatori e gestori di algoritmi, i bloggers, sono diventate fondamentali. Secondo il World Economic Forum il 65% dei bambini che entrano nella scuola primaria svolgeranno lavori che oggi non esistono. Questo comporta una necessaria riforma del sistema educativo europeo nel suo complesso.”
Al discorso di Tajani ha fatto seguito quello della Commissaria europea responsabile per l’Economia Digitale, Mariya Gabriel.
Alla conferenza hanno preso parte, tra gli altri, anche Mounir Mahjoubi, Segretario di Stato francese per il Digitale, Boris Koprivnikar, Ministro del Amministrazione Pubblica in Slovenia e Ana Teresa Lehmann, Segretaria di Stato portoghese per l’Industria.

* Portavoce del Presidente Tajani.