Trudeau all’Europarlamento, ‘se avremo successo il Ceta sarà un modello’

di Guido Keller

Il premier canadese Justin Trudeau è intervenuto oggi al Parlamento europeo dopo che ieri è arrivato il via libera degli eurodeputati al Ceta, l’accordo di libero scambio dal quale il presidente Usa Donald Trump si è voluto tirare indietro.
In base ai propositi il Ceta dovrebbe tradursi con un guadagno di 12 miliardi annui per l’Ue (8,3 per il Canada), si pensi solo al fatto che ora il Ottawa eliminerà il 99 per cento dei dazi sulle merci europee ed altrettanto farà l’Unione Europea, che le imprese europee potranno concorrere agli appalti pubblici in Canada e viceversa. Uno studio dell’Unione Europea del 2008 ha stimato che le esportazioni dai paesi Ue verso il Canada aumenteranno del 24,3 per cento.
Vi saranno inoltre il riconoscimento reciproco dei titoli professionali, nuove regole per proteggere il diritto d’autore e i brevetti industriali e la tutela del marchio di alcuni prodotti agricoli e alimentari tipici, come hanno chiesto i produttori e gli agricoltori europei.
Nonostante questo vi sono state voci contrarie all’accordo, che si faranno sentire nei vari parlamenti nazionali in occasione delle ratifiche, per quanto le approvazioni dovrebbero essere in discesa: a Bruxelles hanno votato contro gruppi politici come l’Europa delle Nazioni e della Libertà (euroscettici e destra), l’Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (5 Stelle e Ukip), la Sinistra Unitaria Europea e alcuni deputati dei Socialisti e Democratici. In un primo momento l’iter dell’accordo era stato bloccato dalla regione della Vallonia, che aveva comportato la sospensione del voto del Belgio, ma poi la cosa si era risolta con garanzie per i piccoli produttori e per gli agricoltori. Perplessità, poi superate, erano state espresse anche dalla classe politica tedesca.
“Il Canada – ha detto il premier canadese in Europarlamento – sa che una voce europea incisiva sulla scena internazionale non solo è preferibile, ma è essenziale. Sappiamo che l’Europa è il più grande fornitore di sviluppo e assistenza umanitaria e insieme i vostri Stati membri costituiscono la più grande economia al mondo”,
Riferendosi al Ceta Trudeau ha spiegato agli eurodeputati che “Viviamo in tempi in cui in molti temono che l’attuale sistema possa portare vantaggi solo a pochi fortunati della società. E la loro preoccupazione è comprensibile, così come l’ansia per l’economia e per il commercio, la preoccupazione che i nostri giovani non avranno accesso al lavoro e alle stesse opportunità che abbiamo avuto noi. Ma possiamo superarle solo se garantiamo un commercio che assicuri vantaggi per tutti”, ceto medio compreso.
“Se avremo successo – ha aggiunto – il Ceta sarà il modello per tutti i futuri ambiziosi accordi commerciali. Se non lo avremo, potrebbe essere uno degli ultimi”.