Tunisia. Due bosniaci sospettati dell’omicidio di Zaouri, ingegnere dei droni di Hamas

Notizie Geopolitiche

Vi sarebbero due bosniaci dietro l’uccisione in Tunisia il 15 dicembre 2016 di Mohamed Zaouri, ingegnere impegnato con Hamas nella realizzazione di droni.
Lo ha reso noto il portavoce del Polo antiterrorismo di Tunisi, Sofien Seliti,il quale ha anche spiegato che uno dei due presunti sicari è stato arrestato in Croazia a metà marzo, ma che al momento ne è stato rifiutato l’espatrio.
Come aveva riferito Hamas, Zaouri “era membro del braccio armato Kateb Kassam, e seguiva il progetto dei droni “Arabil”, usati nella guerra contro l’esercito israeliano del 2014”. (…) “Ha lavorato per noi per una decina di anni”.
I sospetti erano che dietro all’assassinio vi sia stato il Mossad israeliano, come d’altro canto si pensa per la recente uccisione in Malesia di un altro ingegnere palestinese impegnato con Hamas per i droni, Fadi al-Batch.
Nei giorni successivi alla morte di Mohamed Zaouri in diverse città della Tunisia si erano svolte nutrite manifestazioni di protesta, 50mila in corteo a Sfax. L’allora ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, aveva affermato sul Times Israel che “Se qualcuno è stato ucciso in Tunisia… non è probabile che sia stato un attivista per la pace o di un candidato per il premio Nobel”.