di Shorsh Surme –
Il parlamento turco ha ritirato l’immunità parlamentare a Osman Baydemir, un importante esponente politico del Partito Democratico di Popoli (Hdp) .
Baydemir è stato condannato da un tribunale turco con l’accusa di aver apostrofato tre ufficiali di polizia “fascisti” quando era ancora sindaco di Diyarbekir, capitale del Kurdistan della Turchia ( Nord Kurdistan).
Il deputato è solo l’ultimo dell’insieme dei politici curdi verso cui il governo del sultano turco Recep Tayyp Erdogan continua a dare giri di vite, tanto che dal 2016 ha fatto arrestare una dozzina di parlamentari tra cui l’ex presidente dell’Hdp Selahattin Demirtas, nonché oltre 60 sindaci e migliaia di simpatizzanti del partito.
Due anni fa l’Assemblea nazionale turca, dominata dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) di Erdogan, ha approvato una legge che toglie l’immunità ai parlamentari, una mossa che ha preso di mira in modo particolare di deputati del l’Hdp.
Con un post sulla sua pagina Twitter l’ufficio politico del partito Hdp ha condannato l’azione contro i suoi parlamentari accusando della persecuzione politica la “sporca” alleanza in corso tra l’Akp e il Partito Nazionalista, movimento di estrema destra (Mhp).
Osman Baydemir da poco era stato nel Kurdistan dell’Iraq dove aveva incontrato sia Massoud Barzani, presidente del partito democratico del Kurdistan (Pdk), sia l’Ufficio Politico dell’Unione Patriottica del Kurdistan (Ukp) per parlare del Kurdistan libero e indipendente. Sicuramente l’iniziativa di Baydemir non è andata giù a Erdogan, come pure va notato che il deputato era sempre stato molto critico nei confronti dello stato turco. Basti pensare che di recente è stato multato per aver pronunciato la parola Kurdistan durante il dibatto parlamentare.