Turchia. Cade Mig-23 siriano abbattuto su Idlib, recuperato e salvo il pilota

di Angelo Gambella –

E’ stato ritrovato nella notte semi-tramortito a soli 500 metri dal paracadute il pilota del Mig-23 siriano che si è schiantato ieri in pieno territorio turco, nella provincia di Hatay, dopo essere stato colpito con tutta probabilità dai salafiti di Ahrar al-Sham, che ne hanno rivendicato l’abbattimento, mentre mentre da Damasco si è parlato con insistenza di cause tecniche.
Lo ha riferito la tv Haberturk, la quale ha riportato che il pilota era il solo alla guida del velivolo e che è stato portato in gendarmeria per l’identificazione e poi in ospedale per le cure.
Nella rivendicazione Ahrar al-Sham, che è uno dei gruppi ribelli considerati terroristici da Damasco e dalla Russia e che ha combattuto ad Aleppo a fianco dei qaedisti di Jabat Fatah al-Sham, ha prodotto un video che dimostrerebbe l’abbattimento dell’aereo con un missile.
Da subito le autorità turche hanno specificato che non si è trattato di una violazione dello spazio aereo ma di una precipitazione dopo che il Mig-23 aveva sorvolato la provincia di Idlib, in mano ai ribelli.
Alcuni media davano in un primo momento il pilota in fuga e braccati dai militari nel territorio turco a 40 chilometri dalla postazione più vicina dell’esercito regolare siriano, ma poi tali notizie sono state smentite dai fatti.
Il pilota risulta essere un colonnello che dalle prime foto appare di circa 60 anni d’età; è proveniente da Kefraya, enclave sciita governativa della provincia di Idlib. Il trattamento del pilota è davanti ad un bivio, tra detenzione e restituzione (anche per scambio) alle autorità di Damasco: sarà un test sui nuovi rapporti turco-russi.