Turchia. Deputati curdi arrestati: manifestazione a Istanbul repressa con lacrimogeni e cannoni ad acqua

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Turchia proteste zamanSi è trasformata in scontri con la polizia, lancio di oggetti, di lacrimogeni, impiego dei cannoni ad acqua e numerosi fermi la manifestazione che si è tenuta oggi a Istanbul a sostegno dei deputati dell’Hdp (partito curdo) a cui è stata prima tolta l’immunità e poi sono state aperte le porte delle prigioni.
I manifestanti, che si sono dati appuntamento fuori dalla moschea principale nel quartiere di Sisli, nella parte europea della città, hanno urlato “Stato fascista” ed hanno accusato il presidente Recep Tayyp Erdogan e il suo partito al governo Akp di portare avanti una strategia di graduale distruzione della democrazia attraverso gli arresti degli oppositori.
In risposta ai fermi dei deputati curdi, tra cui i leader Salahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, l’Hdp ha deciso di boicottare con i propri deputati i lavori parlamentari: dal quartier generale nel Kurdistan della Turchia i vertici demirtas Selahattin grandedell’Hdp, Partito democratico dei popoli, hanno ribadito che la loro formazione politica non ha nulla a che fare con il Pkk, come invece accusa Erdogan.
Manifestazioni di curdi si sono tenute in diverse città europee, ma Bruxelles continua a fare la voce grossa e nulla di più, essendo sotto ricatto per l’accordo sui migranti.
Ancora oggi Ankara a richiamato l’Unione Europea al rispetto dell’accordo iniziando con la rimozione dei visti per i cittadini turchi diretti nei paesi Ue; in base a quanto stabilito la Turchia dovrebbe ricevere dall’Unione Europea, in cambio della gestione dei migranti sul proprio territorio, di 6 miliardi di euro (500 milioni la parte dell’Italia) e della riapertura dei processi di adesione della Turchia alla Casa comune.

Nella seconda foto: il leader arrestato dell’Hdp Salahttin Demistas.