Turchia. Erdogan minaccia di rivedere dopo il referendum i rapporti con l’Ue ‘fascista’

Notizie Geopolitiche –

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan non ha intenzione di abbassare i toni delle polemiche con l’Ue, a meno di un mese dal referendum sulla riforma costituzionale in senso presidenzialista che, se approvata, lo incoronerebbe di fatto il “sultano del paese”, garantendogli il potere fino al 2029.
Il tema sono le tensioni con i paesi che hanno vietato ai membri del suo governo di tenere comizi, in primis l’Olanda, ma anche l’autorizzazioni a manifestazioni dei curdi, come in Germania, dve sono appese bandiere del Pkk.
Per Erdogan vi sono paesi europei dal comportamento “fascista e crudele”, un atteggiamento che ricorda “i tempi che hanno preceduto la Seconda guerra mondiale”, forse dimentico del fatto che i giornalisti e gli oppositori oggi sono arrestati in Turchia e non nell’Unione Europea.
Ma Erdogan è andato oltre, affermando che il processo di integrazione della Turchia in Europa è stato usato come “arma di ricatto” che ha permesso ai paesi europei di”spiare e controllare la Turchia con dei pretesti”.
Per questo dopo il referendum del 16 aprile la Turchia potrebbe modificare il suo rapporto con l’Europa.