Ucraina. Drone o forse sabotaggio dietro la maxi-esplosione di un deposito di armi a Balakliya

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Un enorme deposito di munizioni situato a Balakliya, nei pressi di Kharkiv (Ucraina orientale) e a un centinaio di chilometri da fronte con i ribelli del Dondass, è esploso nella notte provocando un forte boato, mentre dall’incendio si è propagata nell’aria una coltre di fumi che possono rivelarsi tossici. Al momento è in corso l’evacuazione di 20mila civili dai villaggi dell’area.
Alla base del gesto vi è, secondo le autorità ucraine, un atto di sabotaggio, ma il procuratore generale militare Anatoli Matios ha riferito che “Prima dell’esplosione si è sentito il rombo di un velivolo, simile al volo di un drone e poi in due punti della base sono avvenute le esplosioni”.
La superficie complessiva della base si estende su più di 350 ettari, e nella struttura erano depositate 138 tonnellate di munizioni tra cui missili e armi di artiglieria.
Il vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale Alexander Litvinenko ha commentato che “Le riforme che si svolgono nel nostro Paese avvengono in tempo di guerra, il sabotaggio di oggi lo dimostra. La guerra nell’est non è finita, continua, così come l’attività di sabotaggio del nemico, lo dobbiamo capire”.