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L’Italia ha ufficialmente lanciato la candidatura di Milano per ospitare l’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, che con l’Eba (l’Autorità bancaria europea) lasceranno la Gran Bretagna a seguito della Brexit.
In soldoni l’Ema è un colosso da 900 dipendenti e 300 milioni di bilancio, che gravita attorno a sé 36mila tra ricercatori ed altre figure, ma il premier Paolo Gentiloni, che ha annunciato la cosa sul Sole 24 Ore, ha ammesso che “La concorrenza è molto agguerrita, lo so bene. Oltre 20 città, tra cui alcune importanti capitali europee. La decisione finale dipenderà da molti fattori, e non saremo in grado di influenzarli tutti. Non c’è dubbio tuttavia che questa candidatura, portata avanti con questa coralità e con una città che è una delle capitali internazionali d’Europa, è già un successo che deve ispirare tutto il Paese per le sue prossime scelte”. La favorita al momento è Bratislava, poi vi sono Stoccolma, Copenaghen e Vienna, ma a Milano è disponibile l’ex area Expo come pure il grattacielo Pirelli.
Gentiloni si sta impegnando, “Con il sindaco Sala e il presidente Maroni abbiamo fatto un’ottima squadra e ora ci giochiamo la partita”, ma pesa il fatto che altri candidati non hanno sul proprio territorio agenzie europee, mentre in Italia ci sono a Parma l’Efsa (Autorità europea per la Sicurezza alimentare) e ad Ispra (Varese) il Centro comune di ricerca (Crc o Jrc).