Ue. Eumed: la Carta di Atene sotto l’attacco dei falchi dell’auterity

di Guido Keller

Renzi con tsiprasNon è passato il temporale di fine estate conseguente all’incontro anti-austerità di Atene tra i leader socialisti: i fulmini che si abbattono da Bruxelles si fanno sentire, con il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber che ha affermato che “Il Primo ministro Tsipras torna ai suoi soliti giochetti. Quello di cui l’Europa ha bisogno ora è unità e non di nuovi tentativi di divisione: il fatto che il presidente Hollande, probabilmente per motivi interni, e il premier Renzi si lascino manipolare da Tsipras non è davvero un segno di responsabilità”; per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble “Quando si incontrano i leader dei partiti socialisti, il più delle volte non viene fuori niente d’intelligente”.
A loro ha risposto il capogruppo socialdemocratico al Parlamento europeo Gianni Pittella, per il quale l’attacco sulle “responsabilità economiche” formulato dal premier italiano Matteo Renzi e del presidente francese Francois Hollande “sarebbe divertente, se non fosse patetico, venendo da un amico politico stretto di Schaeuble e di Barroso” (fautori dell’austerity): “Manfred Weber dovrebbe concentrare la propria attenzione sui suoi amici falchi dell’austerità, che sono i veri responsabili della stagnazione europea, piuttosto di puntare il dito contro coloro che stanno portando la ripresa economica dopo anni di disastrosa leadership conservatrice”. “Weber e il Ppe – ha continuato Pittella – dovrebberpo finalmente liberarsi della loro fede nell’austerità, essere responsabili e sostenere le politiche europee a favore degli investimenti e della crescita economica. Questa è la sola via per continuare la nostra cooperazione nel Parlamento europeo”.
Schaeuble grandeAd Atene i sette leader socialisti hanno steso una “Carta” che “darà nuova ispirazione all’Unione europea da troppo tempo concentrata sui cavilli burocratici e sull’austerità a discapito della solidarietà, della cooperazione e, in definitiva dell’unità”: per l’Italiano Matteo Renzi l’Ue “non può essere solo regole e finanza” e deve mantenere “le sue promesse di prosperità e giustizia sociale”. Il documento finale indica che servono “più crescita e più investimenti per superare la crisi economica, creare occupazione, proteggere il nostro modello sociale; vanno raddoppiati i fondi del piano Juncker; vanno combattuti l’evasione fiscale e il dumping sociale”. La Carta di Atene chiede anche che vengano “protetti i confini esterni” e “rafforzata la cooperazione con i Paesi del Mediterraneo e dell’Africa”.
I sette leader che hanno sottoscritto il documento erano il premier greco Alexis Tsipras, il presidente francese François Hollande, Matteo Renzi, il premier maltese Joseph Muscat, il premier portoghese Antonio Costa, il presidente cipriota Nicos Anastasiades e il vice ministro spagnolo per gli Affari Ue Fernando Eguidazu.