Ue. Il Parlamento europeo invita la Russia a porre fine all’occupazione dei territori georgiani

di Maurizio Molinari * –

Gli eurodeputati hanno chiesto alla Russia di cessare l’occupazione dei territori georgiani dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud e rispettare pienamente l’integrità territoriale della Georgia. In una risoluzione non vincolante i deputati hanno sottolineato che a dieci anni dall’aggressione militare contro la Georgia, la Russia continua la sua occupazione illegale dei territori georgiani dell’Abkhazia e dell’Ossezia meridionale. È stato il primo grande attacco della Russia all’ordine europeo, seguito da altri atti di aggressione, come l’annessione della Crimea e la guerra in Ucraina orientale, dichiarano i deputati.
I deputati hanno osservato inoltre che la Russia si rifiuta di attuare l’accordo di cessate il fuoco del 12 agosto 2008, mediato dall’Ue, e rafforza costantemente la sua presenza militare illegale in tali regioni.
Il Parlamento sostiene la sovranità e l’integrità territoriale della Georgia e chiede alla Russia di revocare la sua decisione di riconoscere la cosiddetta indipendenza delle regioni georgiane dell’Abkhazia e dell’Ossezia meridionale.
I deputati hanno chiesto alla Russia di ritirare tutte le sue forze militari da tali regioni, di garantire alla missione di vigilanza dell’Unione europea (EUMM) il pieno accesso ai territori occupati e di fermare l’erezione di recinzioni in filo spinato, che ostacolano i contatti interpersonali e isolano la popolazione.
La risoluzione sui territori georgiani occupati, a dieci anni dall’invasione russa, è stata approvata per alzata di mano.
Il presidente della commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo, David McAllister (PPE, DE), ha dichiarato che “Questo è un conflitto congelato, ma non dovrebbe diventare un conflitto dimenticato. Per risolverlo sono necessarie tre azioni da parte della Russia: rispettare incondizionatamente tutte le disposizioni dell’accordo di cessate il fuoco, porre fine alla “frontierizzazione” sulla linea di confine amministrativa e astenersi dall’avanzare ulteriormente in territorio georgiano, e consentire il ritorno di tutti gli sfollati ponendo fine all’espulsione dei cittadini georgiani”.

* Servizio stampa del Parlamento europeo.